The Staff

Sono specializzato nel campo dell'archeologia, dell'aerofotogrammetria da drone, della topografia, del laser scanner e Istruttore APR/CRO autorizzato ENAC per lavorare con i droni.
Sono specializzato nel campo dell'archeologia, dell'aerofotogrammetria da drone, della topografia, del laser scanner e Istruttore APR/CRO autorizzato ENAC per lavorare con i droni.
Patentino CRO per droni a €299 a Roma e Milano fino al 30/09

Patentino CRO per droni a €299 a Roma e Milano fino al 30/09

DJI ARS, l’accademia del volo di Elite Consulting Srl, unica società autorizzata in Italia per la distribuzione retail (non GDO) dei dispositivi e velivoli DJI, dopo l’offerta estiva continua con la promozione dei corsi avanzati per piloti di droni: l’attestato di pilota APR per operazioni critiche (CRO) fino al 30 settembre è offerto a €299, ma solo per i primi 100 allievi che lo acquisteranno, mentre il corso di istruttore APR è offerto a €999, in entrambi i casi IVA inclusa. Chiunque acquista i corsi avrà in aggiunta uno sconto dell’8% sull’acquisto di un drone DJI, e le due soluzioni sono pagabili anche a rate: le €299 in 3 rate con scala pay, le €999 fino a 20 rate con Findomestic.

Tutti i corsi acquistati entro la fine di settembre potranno essere usufruiti entro la fine del 2020, quindi si avranno 3 mesi di tempo per completare l’iter. Attenzione: sono previste delle penali per chi, scelta la data della teoria e della pratica, dovesse non presentarsi senza avvertire.

Corso Cro APR Mc (droni max 25 Kg)

A differenza che nel passato, la nuova Circolare LIC15A di ENAC ha modificato gli attestati e il modo di conseguirli: adesso, anche in vista dell’entrata in vigore del Regolamento europeo dei droni il 31/12/2020, l’attestato vale per tutte le tipologie di droni fino a 25 Kg. La sigla Mc indica che la scuola viene effettuata su multirotori fino a MOD massimo di 25 Kg.

Le modalità di conseguimento sono le seguenti: 10 ore di teoria, che la scuola offre in distance learning per il 70% (7 ore) e frontali per il 30% (3 ore in presenza), che darà luogo a un esame di 30 domande a risposta multipla. La parte pratica prevede una valutazione preliminare delle capacità di volo e 4 ore di addestramento articolate su specifici scenari addestrativi, che daranno luogo a uno skill test di almeno 10 minuti.

L’attestato ha validità 5 anni e verrà convertito d’ufficio da ENAC nel certificato di competenza previsto dalla categoria Specific del Regolamento EASA.

Ricordiamo infine che per conseguire l’attestato CRO il pilota deve essere in possesso dell’attestato per operazioni non critiche, l’attuale patentino online, ha l’obbligo di registrare i tempi di volo delle missioni effettuate con l’APR in un apposito Log Book e il possesso dell’attestato CRO fornisce l’opportunità di acquisire il modulo per operazioni BVLOS/EVLOS.

A cosa serve l’attestato CRO

Fino al 30/12/2020 l’attestato di pilota APR per operazioni critiche è ancora necessario per utilizzare droni di MOD superiore a 300 grammi in scenari urbani o scenari critici (art. 10 del Regolamento ENAC), ovvero quando anche al di fuori degli scenari urbani non è possibile rispettare le limitazioni delle operazioni non critiche di 150 metri dalle aree congestionate e 50 m dalle persone che non siano sotto il diretto controllo del pilota di APR. Inoltre come recitano gli scenari standard di ENAC, solo con l’attestato CRO si possono effettuare rilievi su infrastrutture lineari (e.g. autostrade, elettrodotti, ferrovie, gasdotti).

L’attestato CRO sarà in futuro convertito d’ufficio da ENAC nel certificato di competenza necessario per pilotare un drone all’interno della categoria Specific del Regolamento EASA.

Come utilizzare lo sconto dell’8%

Acquistando il corso CRO si avrà diritto a uno sconto dell’8% sull’acquisto di un drone DJI: poiché il CRO si utilizza per droni di MOD superiore a 300 grammi o per droni di MOD inferiore non conformi all’art. 12 comma 5 del Regolamento ENAC, si potrà acquisire il patentino acquistando un Mavic 2 Pro/Zoom oppure un Mavic Air 2 Combo: nel secondo caso si possono risparmiare €84 sull’acquisto del drone, che vorrebbe dire acquistare il corso CRO a poco più di €200.

Corso Istruttore APR

Il corso per abilitarsi istruttore APR è ciò che serve per poter collaborare con i Centri di Addestramento, ed è il passo necessario per poter ottenere il Certificato di Esaminatore APR. Il corso si può frequentare, secondo quanto indicato nella LIC15A, avendo questi requisiti:

  • possesso dell’Attestato di Pilota APR Operazioni Critiche
  • esperienza di volo APR di almeno 100 missioni, per un minimo di 16 ore complessive
  • attestato di frequenza ad un corso teorico di istruzione all’insegnamento e apprendimento presso un’organizzazione di formazione riconosciuta dall’ENAC

Il corso prevede 10 ore di teoria e 18 missioni di pratica di almeno 10 minuti l’una con skill test finale, per un totale di ca. 1 giorno e mezzo di frequenza. Anche in questo caso avrete a disposizione uno sconto di 8% sull’acquisto di un futuro drone DJI. Sull’acquisto di un Matrice si potranno risparmiare oltre €1.000.

Posted by The Staff in Droni
ENAC: patentino online di nuovo attivo e obbligatorio per i piloti APR

ENAC: patentino online di nuovo attivo e obbligatorio per i piloti APR

Come ENAC aveva promesso il 31 luglio, oggi 1 settembre è tornato attivo il portale web per il conseguimento dell’attestato per pilota APR per operazioni non critiche, il famoso attestato basico o patentino online obbligatorio, sulla scorta della 3ª Ed. del Regolamento ENAC (nel frattempo giunto all’emendamento 1), per tutti i piloti di APR professionisti e per tutti i piloti di APR ricreativi, questi ultimi se alla guida di un APR di MOD superiore a 250 grammi (per indenderci, Mavic Mini nudo e crudo non necessita di patentino, Mavic Mini con payload supplementari o registrato come trecentino necessita di patentino).

La piattaforma era stata inizialmente sospesa il 25 giugno per consentire l’adeguamento tecnico che sarebbe dovuto entrare in vigore il 1 luglio. Infatti proprio il 1 luglio ENAC ha rilasciato la versione 2 del Syllabus che offre gratuitamente come materiale per preparare l’esame. A detta di ENAC, un attacco hacker ha messo ko la piattaforma che è rimasta inattiva per 2 mesi, tanto da costringere l’Ente a emettere una nota di sospensione dell’obbligo di possesso dell’attestato (Disposizione GENDISP-DG-31/07/2020-0000027-P) fino alla data odierna.

Nel video seguente ti spieghiamo tutto ciò che devi sapere sul portale e sulle nuove modalità per effettuare l’esame. Ricordiamo che questo attestato vale 5 anni dalla data di conseguimento ed è valido per le operazioni non critiche secondo il Regolamento ENAC ed è anche già compliant per volare secondo le specifiche della categoria Open di EASA che entrerà in vigore il 31 dicembre 2020.

Con il ritorno alla disponibilità della piattaforma, torna dunque anche l’obbligo di possesso del patentino: pertanto, chiunque da oggi piloti un APR senza attestato (ne sono esentati solo i ricreativi alla guida di APR con MOD < 250 grammi) lo fa in violazione della normativa ed è di conseguenza passibile di multa e sequestro del mezzo. Tra gli altri obblighi, ricordiamo l’assicurazione, professionale se sei un professionista, “di flotta” se sei un ricreativo.

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Osmo Mobile 4: perché comprarlo e dove acquistarlo

Osmo Mobile 4: perché comprarlo e dove acquistarlo

Un po’ in sordina è arrivato OM4, il gimbal stabilizzante per le riprese con smartphone giunto alla sua 4ª versione secondo DJI. Lanciato con il teaser momenti magnetici, che svela tutto quello che c’è da sapere sul nuovo Osmo Mobile. Chi pensava che questo tipo di dispositivi fosse morto deve ancora una volta ricredersi: OM4 porte con se maggiore portabilità e maggiore velocità di messa in opera rispetto al suo predecessore, l’OM3, di cui conserva forma e funzionalità.

DJI OM4 modalità

Perché comprarlo

Se non hai mai utilizzato uno stabilizzatore per smartphone, i DJI Osmo Mobile sono l’accessorio fondamentale da avere sempre con sé: se sei un vlogger, ma anche per salvare le proprie vacanze, le passeggiate in montagna o le uscite domenicali, le riprese video saranno sempre fluide e mai mosse, potrete far in modo che il telefono segua un soggetto tramite l’ActiveTrack, e potrete creare facilmente foto panoramiche, premendo un bottone e lasciando fare tutto all’app. Potrete inoltre passare rapidamente dalla modalità landscape (telefono orizzontale) alla modalità portrait (telefono verticale) con la semplice pressione di un tasto. A proposito di panorami, provate l’effetto CloneMe: potrete creare una foto panoramica in cui siete in più posti nella stessa foto in pose diverse, per scatti creativi…

La grande novità di questa versione dell’Osmo Mobile è l’attacco magnetico: dunque non più la pinza, che richiede sempre una certa cura di bilanciamento prima di mettere in moto il dispositivo, ma una magnete. Una volta fissato l’attacco al telefono, che può essere fisso o rimovibile, basta attaccare il corpo dello smartphone al gimbal e il gioco è pronto.

Morsetto magnetico telefono

Il morsetto magnetico è la scelta rimovibile: quando vi spostate tra una location di ripresa e l’altra, basta staccare lo smartphone e riattaccarlo al momento opportuno. Il setup è già pronto e sarete subito operativi.

Porta anello magnetico

Il porta anello magnetico è la scelta stabile: si attacca con un adesivo sul retro dello smartphone e rimane sempre pronto all’uso. Nella quotidianità un comodo anello vi aiuterà a tenere lo smartphone in mano.

Grazie al controllo tramite gesti potrete posizionare il gimbal su un treppiede e comandarlo tramite le mani, scattando una foto o avviando un video. Tramite l’app DJI Mimo avrete inoltre la possibilità di editare video pronti al caricamento tramite la modalità Storia, lasciandoti guidare dai modelli predefiniti presenti in app; oppure riprendere con lo zoom dinamico, anche noto come “effetto Hitchcock” o “effetto Vertigo”

Non manca ovviamente la modalità Timelapse, anche nelle versioni Hyperlapse e Motionlapse, la possibilità di riprese in Slow Motion e la modalità Spin con la quale potete ruotare lo smartphone per un effetto di ripresa impressionante.

Caratteristiche tecniche e compatibilità

Prima di acquistare l’OM4 verifica che il tuo dispositivo sia compatibile. Osmo Mobile 4 pesa infatti 390 grammi, e supporta smartphone dallo spessore compreso tra 6,9 e 10 mm, una larghezza compresa tra 67 e 84 mm, il tutto per un peso massimo consentito di 230 ± 60 g.

L’autonomia del gimbal è di ca. 15 ore, e presenta il classico foro filettato da 1/4″ compatibile con tutti i treppiedi fotografici che usano questo tipo di vite. Si collega al telefono tramite Bluetooth 5.0 a bassa energia e verificate che l’applicazione per usarlo, la DJI Mimo, sia compatibile con la versione di Android o iPhoneOS che state utilizzando.

Quanto costa e dove acquistarlo

A differenza dei suoi predecessori, OM4 viene venduto in un’unica soluzione a €149 IVA inclusa. La confezione comprende già il treppiede con funzione di estensione presa e la sacca per il trasporto:

Contenuto della confezione

Come sempre ti consigliamo di acquistare i prodotti DJI presso lo store ufficiale italiano, per avere certezza della garanzia e assistenza qualificata, sia in fase di acquisto che successivamente. Inoltre presso il DJI-Store avrete la possibilità di pagare il prodotto in 3 comode rate mensili senza interessi, ovvero acquistare OM4 a €149, pagare con carta al checkout, creare un account su Scalapay e in pochi minuti avere l’approvazione per il saldo in 3 rate da €49,67.

Ricordiamo che anche su questo prodotto è disponibile la DJI Care Refresh, una garanzia che per soli €10 vi offre la possibilità di avere 2 sostituzioni nell’arco di 1 anno a un prezzo infinitamente inferiore rispetto all’acquisto del nuovo o dell’usato. Inoltre è adesso possibile estendere la garanzia per un secondo anno tramite la DJI Care Refresh Plus.

Posted by The Staff in Tecnologia

Borghi abbandonati: Fianello (RI)

Fianello Sabino è una frazione del comune di Montebuono. Il paese è ricco di testimonianze del passato, ma nel presente è un paese fantasma: di origine medievale, frutto del periodo dell’incastellamento che iniziò intorno all’anno 1000, dopo oltre un secolo di incursioni militari in Sabina dovute prima ai Saraceni e poi agli Ungari. Che nel 1036, sullo sperone roccioso che ospita Fianello, fossero presenti almeno un castello e una chiesa, lo testimonia un documento conservato nell’abbazia di Farfa che ricorda il passaggio di proprietà del castello appunto ai frati.

Il territorio fu frequentato già dai Romani, che vi si insediarono con la classica villa, databile al periodo dei Flavi (I sec. d.C.), nei pressi della Chiesa di Santa Maria Assunta, i cui resti murari sono ancora visibili lungo la stradina d’accesso al cimitero e dentro la chiesa. L’acquedotto che riforniva la villa, un tratto del cui speco è stato rinvenuto a 500 metri dal cimitero, alimenta ancora oggi un antico lavatoio.

I Longobardi controllarono il territorio dalla fine del VI sec. e a questo periodo risale la costruzione della torre pentagonale con volta a vela ancora intatta, rarissimo esempio di questo tipo di architettura. Il palazzo, che affaccia sulla piazza principale, è databile tra XI e XII secolo: il portale risale al periodo di ampliamento del Palazzo, in epoca rinascimentale, quando Fianello era possedimento degli Orsini, ai quali si deve anche la costruzione dell’antistante Chiesa di San Giovanni Battista che ha inglobato la torre pentagonale.

Tra i punti d’interesse del borgo abbandonato di Fianello c’è sicuramente il forno monumentale, oggetto di recupero in anni recenti, risalente alla fine del XV sec. quando veniva utilizzato dalla Fondazione dell’Ospedale per cuocere il pane da distribuire al popolo il Sabato Santo. Visitabili sono anche i sotterranei, che celano percorsi e grotte medievali utilizzati dagli abitanti come vie di fuga. Ma questi antichi scavi hanno riportato alla luce i resti delle creature marine che qui vivevano nel Pliocene (5,3-2,5 milioni di anni fa) quando il territorio era sommerso dall’acqua. All’ingresso del paese suggestiva è la porta meridionale in marmo rosso di Cottanello (marmo proveniente dalle cave del Monte Lacerone, nell’omonima località sabina).

Durante il periodo estivo si può passeggiare per Fianello e si possono sentire alcune voci provenienti da alcune case restaurate in anni recenti. Il borgo è per lo più in stato decadente: il terremoto del 2016 ha purtroppo determinato crolli e alcune case e luoghi sono inagibili o puntellati. Fianello è un paese fermo a 50 anni fa, quando in Italia iniziò il progressivo spopolamento dei centri medievali contadini e agricoli in favore degli agglomerati urbani. L’associazionismo locale (Associazione Fianello, Associazione ANUU della Bassa Sabina, Associazione Esperienza Globale) è l’ultima risorsa per salvare questo borgo dall’abbandono definitivo.

Posted by The Staff in Archeologia
Estate: foto e video al mare con drone? No grazie, è vietato

Estate: foto e video al mare con drone? No grazie, è vietato

Anche l’estate 2020 è arrivata e nonostante il coronavirus è comunque tempo di vacanze per molti, anche se non per tutti. La vacanza, che sia un momento di relax, di scoperta, di turismo, ha come corollario la voglia di portare a casa qualche ricordo, da mostrare ad amici e parenti, soprattutto al rientro al lavoro.

Per questo motivo, molti negozi offrono fantastiche guide per eccezionali scatti fotografici, o videoriprese, da fare con il vostro drone in spiaggia, in riva al mare, lungo la costa, sopra gli edifici (privati e di proprietà di altre persone). Ma un drone può volate in riva al mare? Ne avevamo parlato in un articolo del 1 giugno, ma siccome repetita iuvant, vogliamo ricordare quanto segue.

In Italia tutto questo è vietato dal 1 Giugno al 30 Settembre, per effetto della RAIT.5006 e dell’interpretazione estensiva che ne ha dato ENAC nell’applicarla al settore dei droni, estendendo questo divieto a tutta la linea di costa italiana, per una distanza pari a 100 metri verso l’entroterra e 100 metri verso il mare. In attesa che ENAC, come annunciato dall’Ing. Veccia (che ha affermato che le RAIT precedono la nascita dei droni e pertanto non sono pensate per loro), proceda ad una revisione di questo limite, si può dire che that’s law, questa è la legge.

La violazione delle Regole dell’Aria può portare a conseguenze molto gravi, dalla multa amministrativa al sequestro del mezzo, fino alla denuncia penale, a seconda di quante ulteriori violazioni possono essere contestate al momento. Bisogna ricordare infatti che a questo si aggiunge:

  • Droni ricreativi: che siano sotto i 250 grammi o sopra questo MOD (Massa Operativa al Decollo), per loro vige l’obbligo della missione in operazione non specializzata non critica, che significa mantenere almeno 50 metri di distanza dalle persone non coinvolte nelle operazioni e 150 metri dalle infrastrutture (una spiaggia completamente libera d’estate e lontana dalle strade è rara da trovare). Vige l’obbligo dell’assicurazione di flotta e per i droni di MOD > 250 grammi la registrazione su d-flight e l’applicazione del QR-code dal costo di €6 cadauno, oltre ad aver conseguito l’attestato di pilota APR, noto anche come patentino online (costo €31). Dispositivo elettronico di identificazione rimandato al 2021.
  • Droni trecentini: non hanno l’obbligo di avere un’area delle operazioni e un’area di buffer, ma per loro vale comunque la regola della privacy. È vero che la spiaggia è un luogo pubblico (ovviamente la spiaggia libera, i lidi in concessione sono comunque da considerarsi luogo privato), ma è un luogo dove ci si attende comunque un minimo di privacy, ovvero il non essere ripresi in costume per il pubblico dominio come quello dei social, a meno che non venga espresso un chiaro consenso da parte della persona. Ovviamente una foto con il drone difficilmente renderà riconoscibile una persona a terra, ma ricordiamoci della legge sulla privacy ogni volta che scattiamo in un luogo all’aperto. Anche per i trecentini vige l’obbligo dell’assicurazione di flotta, la registrazione su d-flight, l’attestato di pilota APR e l’applicazione del QR-code dal costo di €6 cadauno. Dispositivo elettronico di identificazione rimandato al 2021.

All’estero purtroppo sappiamo bene che la situazione legislativa è diversa, alcuni limiti non ci sono ed è pertanto possibile fare foto che in Italia non sono permesse. Questo però non significa che noi possiamo emulare quegli scatti se sono vietati. Se volete arricchire il vostro portfolio di foto al mare, di albe e tramonti lungo la costa, della spuma della onde, impostate sveglia e agenda per il prossimo ottobre, salvo ripensamenti da parte di ENAC applicabili già quest’anno.

Foto da Skypixel. Fotografo: Valentin Valkov
Foto da Skypixel. Fotografo: Valentin Valkov

Questa foto in Italia non si può fare, finché sarà vigente la RAIT.5006 e l’interpretazione estensiva di ENAC. L’unica via per questo scatto, se magari lo vuole un concessionario di un lido privato, è contattare un operatore professionista, il quale richiederà un NOTAM a ENAC secondo la circolare ATM03 o ATM-09 (se contestualmente sulla spiaggia è presente una zona rossa ATZ). Se ENAC concederà l’autorizzazione, si potrà decollare, ma solo con un drone inoffensivo: si ricordi che le tempistiche di un NOTAM sono pari ad almeno 35 giorni, oltre €94 di costi fissi da corrispondere prima di fare la domanda, e indipendentemente dal suo esito.

Posted by The Staff in Droni