The Staff

Sono specializzato nel campo dell'archeologia, dell'aerofotogrammetria da drone, della topografia, del laser scanner e Istruttore APR/CRO autorizzato ENAC per lavorare con i droni.
Sono specializzato nel campo dell'archeologia, dell'aerofotogrammetria da drone, della topografia, del laser scanner e Istruttore APR/CRO autorizzato ENAC per lavorare con i droni.

Guida: come registrare un trecentino su d-flight

Una delle novità più importanti apportate in quest’ultimo periodo sulla piattaforma d-flight, l’hub per tutti gli operatori droni che siano professionisti o ricreativi, è la modifica alle tariffe legate al QR Code obbligatorio, fattispecie normativa entrata in vigore il 1° marzo per i professionisti e dal 1° luglio per i ricreativi con la prevista attuazione del Regolamento Europeo droni. Ricordiamo che sono esenti da QR Code i droni con MTOM inferiore a 250 grammi utilizzati per sole finalità ricreative.

Il cambio delle tariffe, stabilite da ENAC sebbene il portale d-flight sia mantenuto da ENAV, ha portato a questa nuova definizione dei costi. La leggiamo nella pagina Tariffe del portale:

  • Operazioni non specializzate

QR Code Base, per singolo drone (IVA inclusa)

Ricreativi

6

  • Droni con MTOM sopra i 250 grammi
Tariffe d-flight
  • Operazioni specializzate

QR Code Pro per impieghi in operazioni specializzate critiche o critiche in scenari standard, per singolo drone (IVA inclusa)

Professionisti critici e non critici

96

  • Droni con MTOM sopra i 250 grammi
  • Droni non inoffensivi
Tariffe d-flight

QR Code Base per impieghi in operazioni specializzate non critiche, per singolo drone (IVA inclusa)

Professionisti non critici

6

  • Droni con MTOM sotto i 250 grammi
  • Droni conformi agli art. 12.1 e 12.5 di ENAC (trecentini e inoffensivi)
Tariffe d-flight

Dal riepilogo si capisce la nuova tariffazione: purtroppo non è chiaro se chi ha pagato il qr-code prima di questa modifica, stante che l’obbligo scattava dal 1° marzo per i professionisti, andrà incontro a qualche forma di rimborso o sconto sui futuri abbonamenti o servizi.

Di seguito viene illustrato il processo per registrare correttamente un drone trecentino, ma la procedura è identica per qualsiasi drone modificando le opportune voci.

Associare il drone su d-flight

Questo tutorial prevede che siate già operatori correttamente registrati sul portale. I professionisti dovranno registrarsi come operatori specializzati pagando €24 IVA inclusa l’anno. Se non hai ancora fatto questo passaggio, t’invitiamo a prendere visione delle nostre precedenti guide:

Completati questi passaggi, colleghiamoci a d-flight e tramite il menù iniziale scegliamo l’opzione 2 “Associa un drone”. Affinché si possa procedere è necessario che il drone sia già presente nelle liste di ENAC, ovvero sia stato già dichiarato.

A questo punto verrete reindirizzati al pannello per inserire un drone già dichiarato. Nell’esempio che stiamo portando avanti avrete bisogno di questi dati:

  • Nome del drone: il nome SPR con cui il drone è stato dichiarato ad ENAC. Può essere recuperato nell’elenco operatori disponibile pubblicamente sulle pagine dell’Ente
  • Produttore drone: se il drone è stato registrato da terzi (ad es. la modifica e la pratica sono state eseguite da Fly To Discover), si dovrà selezionare il corrispondente nome del produttore. Anche questo dato è presente nell’elenco operatori. Se la modifica al drone è stata fatta da voi, dovrete selezionare “autocostruttore”
  • Modello drone: in quest’ultimo caso si attiveranno le voci del menù e selezioneremo (nel caso di uno Spark) la voce CUSTOMSPARKLE300ART.12.5
  • Stato: pronto al volo
  • MTOM: si selezionerà automaticamente la voce 0,299
  • Provvedere al check della voce “Sono operatore di questo drone”
  • Flight Controller: il corrispondente numero che potete leggere tramite l’app DJI GO4
  • GCS: il numero del radiocomando, che potete leggere tramite l’app DJI GO4 o sull’etichetta del radiocomando
  • APR: il seriale del drone, ovvero il corrispondente nome/numero che avete attribuito al drone così come presente nell’elenco operatori
  • Provvedere al check della voce “Questo drone è non offensivo”

A questo punto clicchiamo su salva e il drone sarà inserito all’interno della nostra flotta.

Acquista i DCoin per il qr-code

Se entriamo nella pagina della nostra flotta, possiamo selezionare il drone appena inserito e noteremo che il qr-code è disabilitato: se non avete credito sufficiente per attivarlo, il portale attiva il pulsante per andare ad acquistare i D-Coin.

Si verrà reindirizzati sullo shop di d-flight, gestito tramite open cart ma purtroppo diverso dalla web-app. Si dovrà effettuare un nuovo login attraverso l’inserimento dell’email con la quale vi siete registrati su d-flight e la corrispondente password. Non è necessaria un’altra registrazione. All’interno dello shop, per effetto delle modifiche tariffarie, dovete selezionare il “Pacchetto D-Coin per QR Code BASE” corrispondente a 6 D-Coin ovvero €6 IVA inclusa. Il pacchetto sarà inserito nel carrello della spesa e potrà essere acquistato con le modalità già viste le tutorial linkato in precedenza.

Tutti gli acquisti effettuati sul d-flight marketplace vengono regolarmente fatturati da ENAV tramite fatturazione elettronica e IVA al 22% inclusa nel prezzo, se siete professionisti.

Attiva il QR code

Completato l’acquisto dei 6 D-Coin siete pronti per tornare nella web-app di d-flight. Rientrare nella vostra flotta, selezionate il drone appena associato e vi troverete davanti a questa schermata. Ora che avete i crediti necessari, è attivo il pulsante “Attiva QR Code BASE”. Clicchiamoci sopra.

Prima che la procedura sia completa, vi viene richiesta conferma della spesa, e naturalmente si dovrà premere su OK. Bisogna ricordare che questa operazione è irreversibile, una volta associato il QR Code al drone non si può tornare indietro né essere rimborsati. Abbiate dunque la certezza che tutti i dati del drone siano correttamente inseriti perché una volta attivato il QR Code, un’eventuale modifica del drone richiederà una nuova registrazione completa.

Stampa il QR Code

Una volta attivato il QR Code, si dovrà procedere alla stampa, tramite l’apposito pulsante che si attiva nella pagina del drone. Il sistema di default aprirà la pagina di stampa, e consigliamo tramite le opzioni del browser di stampare il QR Code in formato PDF. Dal PDF potrete poi estrarre l’immagine e comporre la vostra targhetta da applicare sia sul drone che sul radiocomando.

A questo punto siete pronti e in regola per poter effettuare la vostra operazione specializzata se professionisti, o volo ricreativo se non professionisti.

Se incontri qualche difficoltà utilizza la sezione commenti che trovi in fondo alla pagina.

Posted by The Staff in Droni
Fino al 30 settembre divieto di volo sulle spiagge con i droni

Fino al 30 settembre divieto di volo sulle spiagge con i droni

Come ogni anno, anche in questo 2020 il 1° giugno scatta il divieto di sorvolo delle spiagge a quote inferiori a 300 metri. La prescrizione è contenuta nelle Regole dell’aria Italia Ed. 3 così come deliberate da ENAC nel dicembre 2016. Al paragrafo RAIT.5006 leggiamo:

RAIT.5006 Altezze minime per il sorvolo delle spiagge

Fatto salvo quanto previsto da SERA.5005 f), tranne quando sia necessario per il decollo o l’atterraggio su aeroporti costieri, dal 1° giugno al 30 settembre compresi, un volo VFR non deve essere effettuato al di sopra delle spiagge, entro 100 m da entrambi i lati della linea di costa, ad un’altezza inferiore a 300 m (1 000 ft). Tale prescrizione non si applica agli aeromobili di Stato e di soccorso.

Nonostante dunque il coronavirus, per i prossimi 4 mesi, fino al 30 settembre, non sarà consentito ai droni in quanto aeromobili in volo VFR (Visual Flight Rule, che si differenzia dall’IFR ovvero dall’Instrument Flight Rule), che siano usati per uso professionale o in modo ricreativo, il sorvolo delle spiagge, stante che l’altezza massima di volo stabilita dalla Circolare ATM-09 impone i 120 metri, che verranno ribaditi con l’entrata in vigore del Regolamento Europeo droni, ad oggi previsto per il 1° luglio 2020. Il divieto di volo comprende un’area che si estende da 100 metri all’interno fino a 100 metri verso il mare rispetto la linea di costa. Alla base di questo divieto vi è la necessità di proteggere il naturale e spontaneo affollamento, oltreché imprevedibile e non programmato, da riprese che se non opportunamente dichiarate potrebbero anche ledere la privacy.

Divieto di volo lungo la costa, non solo le spiagge

Non è stato mai chiarito tuttavia perché la cartografia aeronautica riporti il divieto di volo lungo l’intera costa, nonostante la norma parli esplicitamente di spiagge, che rappresentano meno del 50% della costa italiana, ca. 3300 Km sui complessivi 7500 Km, che dunque in maggioranza sono costituiti da coste alte di varia morfologia. Dobbiamo inoltre precisare che la linea di costa presa a riferimento è quella ufficiale, non visibile a occhio nudo (non va confusa con la linea del mare, o la battigia, etc.)

A ribadire questo divieto è stata aggiornata anche la cartografia ufficiale del portale d-flight.it, come vediamo sulla seguente immagine, dove possiamo riconoscere una sottile linea rossa che corre lungo la costa:

Chi può volare sulle spiagge d’estate?

Attestato che le Regole dell’aria si applicano agli aeromobili, ne sono esentati aeromodelli (come i droni racer) e droni giocattolo. Tuttavia mentre questi ultimi sono rarissimi sul mercato, gli aeromodelli sicuramente più diffusi potranno volare solo nel rispetto del Regolamento ENAC ed. 3 (ufficialmente Regolamento Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto) sezione VII art. 35 comma 3 paragrafo b-2:

sia effettuata in aree opportunamente selezionate dall’aeromodellista, fino ad un’altezza massima di 70 m AGL entro un raggio massimo di 200 m, in zone non popolate, sufficientemente lontano da edifici, infrastrutture e installazioni
al di fuori di ATZ, CTR, aree R e P

Le sanzioni per la violazione del divieto

Naturalmente la violazione del divieto potrebbe portare a spiacevoli conseguenze: oltre al rischio di una denuncia per violazione delle regole aeronautiche, magari perché non si è in possesso dell’attestato, della necessaria assicurazione o dei dovuti permessi (tanto maggiore quanto la massa al decollo del drone), l’impatto più immediato a cui si va incontro è il sequestro del drone.

E i professionisti? E i ricreativi?

Gli operatori SAPR che svolgono operazioni specializzate non critiche o critiche, quindi voli di tipo professionale, dovranno essere autorizzati a svolgere la loro missione di volo tramite richiesta di NOTAM ad ENAC, effettuata con Modello ATM-09 “Riserva di spazio aereo per operazioni con APR” da inviare via PEC con 30 giorni di anticipo rispetto alla data del volo e dietro pagamento della tariffa N57 €94 attraverso i servizi online. Per gli operatori SAPR che svolgono operazioni non specializzate non critiche, quindi voli di tipo ricreativo, non è possibile dire se vi sarà questa possibilità, stante che è il primo anno che si applica tale regola a questo tipo di missioni.

Nessuna deroga da ENAC?

Nel corso del 2020, ENAC ha già stabilito alcune deroghe per il volo di particolari tipologie di droni. In un anno funestato dal coronavirus che ha visto crollare il mercato degli APR, potrebbe essere una buona idea sospendere, a determinare condizioni e con precise prescrizioni (ad es. limitatamente ai soli droni trecentini o con massa inferiore a 250 grammi), la RAIT.5006, stante che quest’anno sulle spiagge italiane non sono previste le folle e gli assembramenti che abbiamo conosciuto negli anni passati. Potrebbe essere una buona occasione per far muovere un po’ il mercato e abbassare il costo dei servizi per tutti i lidi e resort in cerca di pubblicità (magari per testimoniare visivamente quanto fatto per il rispetto delle regole anti contagio), oltre che per cercare di combattere l’abusivismo che in periodi di forte crisi economica rischia di esplodere.

Negli anni passati purtroppo ENAC non ha mai concesso questa deroga, che sia l’anno giusto?

Posted by The Staff in Droni

Webinar live Topografia e LiDAR

Gli argomenti trattati in questo webinar live gratuito

In diretta insieme a Jacopo Callà di LIDAR Italia


  • Monitoraggio

    Perché applicare strumenti per il rilievo 3D avanzato come il LiDAR alla Topografia.


  • Topografia

    L'uso del LiDAR nei rilievi topografici per "superare" la barriera della vegetazione.


  • Droni e Backpack

    Un LiDAR può essere montato sia su un drone sia usato a terra tramite uno zaino.

Posted by The Staff in Topografia
DJI Mavic 2 in sconto fino al 31/05

DJI Mavic 2 in sconto fino al 31/05

Il DJI Authorized Retail Store Italia da oggi fino a domenica prossima 31 Maggio lancia l’offerta sui DJI Mavic 2 nelle versioni Pro e Zoom in vista dell’estate, proponendo un risparmio di ben €150. Disponibile anche la possibilità di acquistare il drone a rate con soluzioni fino a 40 mesi.

A fine articolo un breve confronto con il DJI Mavic Air 2.

DJI Mavic 2 Pro a €1349 €1499

Si parte dal drone prosumer attualmente considerato tra i più avanzati della famiglia DJI, studiato per i fotografi più esigenti. Equipaggiato con camera Hasselblad L1D-20c da 20MP con apertura f/2.8-f/11 e 10 bit Dlog-M per dettagli cromatici sbalorditivi con una gamma dinamica più elevata in grado di catturare fino a 1 miliardo di colori.

La funzione Hyperlapse ti permette di elaborare automaticamente dei timelapse in movimento secondo una traiettoria che puoi salvare in Task Library e ripetere quante volte vuoi.

Per i video è disponibile il codec H.265/HVEC, una compressione che permette di salvare video in 4K a bitrate elevati senza perdita di dettagli.

Con Mavic 2 Pro potrai creare panorami mozzafiato in modalità Sphere, 180°, Horizon o Vertical.

DJI Mavic 2 Zoom a €1099 €1249

Il DJI Mavic 2 Zoom è il drone pensato per la creatività e i videomaker. Equipaggiato con sensore da 12MP da 1/2.3″ con zoom ottico a 2x più uno zoom digitale di ulteriori 2x per arrivare a 96mm di focale. Grazie a questo zoom lossless potrai riprendere edifici, veicoli, animali e persone mantenendo la giusta distanza di sicurezza e un maggior rispetto dei Regolamenti.

Inoltre grazie allo zoom è presente la nuova modalità Quickshot chiamata Dolly Zoom: sarai in grado di riprodurre automaticamente il famoso Effetto Vertigo oppure scattare con opzioni di ripresa veramente creative.

DJI Mavic 2 o DJI Mavic Air 2?

Da poco DJI ha presentato l’evoluzione del piccolino della serie Mavic, l’Air 2. Tuttavia se confrontiamo quest’ultimo drone con i fratelli maggiori, non v’è dubbio che questo sconto, garantendo un minor excursus di prezzo tra le soluzioni, permetta a chi può investire qualcosa in più una soluzione più avanzata. Vediamo le principali differenze:

FunzioneDJI Mavic 2DJI Mavic Air 2
App di controlloDJI Go 4DJI Fly
DJI GogglesSINO
Dirette streamingSINO
Regolazione parametri del videoCompletaLimitata
Video a 4K 60fpsNOSI
Evitamento ostacoliOmnidirezionaleMigliore, ma senza sensori laterali o superiori
Categoria Open Regolamento Europeo droniA2 / A3A2 / A3

Com’è lecito aspettarsi, la qualità del Mavic Air 2 è paragonabile alla qualità del Mavic 2 Zoom ma non alla qualità del Mavic 2 Pro. Il sensore Sony CMOS da 48MP su 1/2″ funziona in maniera egregia a 12MP grazie al filtro quadbias, ma i 48MP garantiscono uno zoom in post-produzione di qualità migliore.

In definitiva, per applicazioni creative e ricreative il Mavic Air 2 può essere la scelta migliore, ma il Mavic 2 rimane la scelta ideale per applicazioni professionali e video

DJI serie Mavic 2: dove acquistarli in sconto

La promozione di €150 sui droni Mavic 2 Pro e Mavic 2 Zoom è un’iniziativa in esclusiva del DJI-Store Italia, pertanto gli unici negozi dove è possibile acquistare questi droni al prezzo scontato sono gli store fisici di Roma e Milano oppure gli store online di cui ti indichiamo i link:

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Incontro live Sistemi di ripresa video

Gli argomenti di cui parleremo in questo incontro live gratuito

In diretta insieme a Massimiliano Finotti di MF Multimedia


  • Camere

    Le camere per riprese video a terra, in acqua e in aria.


  • Software

    Sei un videomaker? Quali programmi usare e come post-produrre il video prima di pubblicarlo.


  • Droni

    Riprese dal cielo. Normativa e movimenti macchina.

Posted by The Staff in Tecnologia