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Roma: mappa NoFlyZone 24-25 marzo 2017

Roma: mappa NoFlyZone 24-25 marzo 2017

Con comunicato del 24 marzo 2017 l'ENAC ha ricordato di aver stabilito, su avviso delle Autorità di Pubblica Sicurezza, una NoFlyZone sull'intero territorio di Roma, con raggio di 10 Km dal centro città. Assumendo che il centro città sia Piazza Venezia dove è stata istituita la Zona Blu e dove si svolgeranno le manifestazioni ufficiali per il 60° Anniversario del Trattato di Roma che istituì l'Unione Europea, abbiamo disegnato la seguente mappa interattiva che segnala approssimativamente l'area su cui vige il divieto di volo esteso anche agli aeromobili a pilotaggio remoto.

La presente NoFlyZone, attiva solo nelle giornate di oggi e domani, si aggiunge comunque a quelle permanentemente attive sulla città di Roma, che abbiamo avuto modo di analizzare in un precedente articolo di cui trovate il link al termine del presente.

Il comunicato stampa

Di seguito il comunicato ufficiale dell'Ente:

COMUNICATO STAMPA N. 21/2017
ENAC: CHIUSURA DELLO SPAZIO AEREO IL 24 E 25 MARZO IN OCCASIONE DELLE CELEBRAZIONI DEL 60° ANNIVERSARIO DELLA FIRMA DEI TRATTATI DI ROMA
 
L’ENAC, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, informa che in occasione degli eventi previsti per le celebrazioni del 60° Anniversario della firma dei Trattati di Roma, su disposizione dell’Autorità di Pubblica Sicurezza, ha deciso la chiusura dello spazio aereo sulla città di Roma e sulle aree circostanti. Dalle ore 6:00 locali di oggi, 24 marzo 2017, alle ore 23:00 locali di domani, 25 marzo 2017, sono vietati tutti i voli, inclusi quelli con velivoli ultraleggeri e i voli con i mezzi a pilotaggio remoto (cosiddetti droni), in un’area circolare avente un raggio di circa 10 chilometri dal centro della città.
Sono esclusi dal divieto i voli commerciali di linea e charter in arrivo e partenza dagli aeroporti di Roma Fiumicino e Roma Ciampino, i voli di Stato, quelli di emergenza e i voli sanitari.
I voli VFR (Visual Flights Rules – voli a vista), sono vietati in un’area circolare di circa 65 chilometri di raggio dal centro della città di Roma.
Maggiori dettagli e informazioni sono riportati nei relativi NOTAM (Notice to Airmen - avviso ai naviganti).
 
Roma, 24 marzo 2017

Le sanzioni

Ricordiamo a tutti quanti che nonostante ENAC perseguiti nell'assimilare erroneamente i mezzi a pilotaggio remoto ai droni, comunemente associati ai multicotteri, sono considerati mezzi a pilotaggio remoto tutti gli aeromodelli che volano per mezzo di un radiocomando, fosse anche un mattone con le eliche.

Inoltre è bene sottolineare che il divieto non si riferisce soltanto ai SAPR, i mezzi utilizzati per scopi professionali, ma si estende a tutti i mezzi, compresi dunque gli aeromodelli, ovvero quelli utilizzati per scopri ricreativi e sportivi o comunque in via del tutto personale e privata.

È bene ricordare che il volo non autorizzato di mezzi aerei a pilotaggio remoto è punito con sanzioni penali e amministrative piuttosto salate: queste ultime possono arrivare a €64.000 semplicemente per aver volato in zone critiche (com'è l'intera città di Roma) senza autorizzazione. A questo si aggiunge la possibilità di arresto fino a 6 mesi e la multa fino a €516 per aver sorvolato centri abitati violando l'art. 1228 del Codice della Navigazione. Poi l'arresto fino a 1 anno e la multa fino a €1032 per aver violato l'art. 1216 del C.d.N. "Navigazione senza abilitazione". Oltre naturalmente al sequestro del mezzo.

ENAC RICORDA LE NOFLYZONE DI ROMA

SAPR: OBBLIGO DI VERIFICA DELL'IDONEITÀ TECNICO-PROFESSIONALE

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ENAC ricorda le NoFlyZone di Roma per i droni

ENAC ricorda le NoFlyZone di Roma per i droni

Qualche giorno fa l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC) ha voluto ricordare a tutti gli utenti, in particolare ai cittadini di Roma, che sulla capitale vigono diversi regolamenti che vietano espressamente il volo ad aereomobili e aereomodelli non autorizzati. Oltre alla ben nota presenza, per gli addetti ai lavori, della CTR di ambito urbano, dell'aereoporto del Vaticano, non individuato da ATZ, della pista per ultraleggeri in zona Prenestino, dell'ATZ dell'aereoporto di Roma Urbe, dell'ATZ di Roma Ciampino e dell'ATZ di Roma Fiumicino che copre l'area est della Capitale in particolare Ostia, esistono anche 6 zone meno note ma ugualmente ben segnalate nella cartografia aereonautica conosciuta come ENR (EN-Route), disponibile nel notiziario AIP di ENAV.

Al cap. 6.3.9 scaricabile dagli utenti registrati sul sito ENAV, si notano le zone rosse R19A e R19B e le zone viola P211, P212, P243, P244. ENAC ha posto l'attenzione su quest'ultime due, noi vogliamo ricordarle tutte e cinque invitando cittadini e operatori a segnalare le violazioni al regolamento e contestualmente a richiedere l'intervento operativo solo e sempre di società autorizzate operanti nella piena legalità, in primis per l'incolumità di tutti.

Scopriamo il dettaglio di queste zone grazie agli ENR 5.1.1 e 5.1.2:

  • Prohibited Area LI P211 (carcere di Rebibbia): divieto permanente di sorvolo di edifici particolari da SFC a 1500ft AGL
  • Prohibited Area LI P212 (carcere di Regina Coeli): divieto permanente di sorvolo di edifici particolari da SFC a 1500ft AGL
  • Prohibited Area LI P243 (Città del Vaticano): divieto permanente di sorvolo per motivi di sicurezza da SFC a 3500ft AMSL
  • Prohibited Area LI P244 (Edifici istituzionali): divieto permanente di sorvolo per motivi di sicurezza da SFC a 3500ft AMSL
  • Restricted Area LI R19/A (Roma città): divieto permanente H24 di sorvolo per motivi di sicurezza da SFC a 1000ft AMSL
  • Restricted Area LI R19/B (Roma città): divieto permanente H24 di sorvolo per motivi di sicurezza da 1000ft AMSL a 3500ft AMSL (non interessa a prescindere gli APR)
  • AGGIORNAMENTO 11/2021: con i NOTAM del ciclo AIRAC 10/2021 e la Circolare ATM 09 sono state modificate le aree con divieto di sorvolo sulla capitale: la R19/A è stata innalzata a 400 piedi e pertanto non interessa più il mondo degli APR, mentre tutti gli ospedali della capitale con elisoccorso sono dotati di ATZ. Si veda a tal proposito cartografia aggiornata su d-flight e il nostro recente contributo in merito.

Da notare che la dicitura AMSL è l'acronimo per Above Mean Sea Level, ovvero a partire da 1000 piedi sopra il livello del mare, quindi il sorvolo è vietato sopra i ca. 300 ma permesso sotto. Peccato che nel nostro caso la R19/B sia un'estensione della R19/A, ovvero in quella porzione di spazio non vige solo il divieto di sorvolo da SFC a 1000ft, ma fino a 3500ft. Trattandosi di zone Restricted, è possibile il sorvolo secondo l'ENR 2.1.2.37-4 paragrafo 7.4 come in uno spazio aereo di classe G. Il paragrafo specifica che è possibile svolgere lavoro aereo con queste condizioni: coordinamento con l'ATC almeno 2 HR prima; piano di attività di volo autorizzato dalla DA di Roma Urbe: soggetta all'autorizzazione dell'ATC in base al traffico aereo; l'aereomobile deve possedere almeno 2 motori; avere un trasponder modo "A" e modo "C" attivo; contattare ROMA FIC sulla frequenza 125.750 MHz se operano all'interno di R19/A.

Da novembre 2021 operando in categoria Open o Specific scenari standard secondo le definizioni del Regolamento Europeo 2019/947 e Regolamento UAS-IT di ENAC, è possibile volare liberamente sulla città di Roma al netto delle aree proibite, dei NOTAM attivi presenti su D-Flight, e delle ATZ rosse che circondano gli ospedali con elisoccorso. Oltre la zona di Lunghezza e Tor Cervara a Roma Est, sulla Capitale la quota massima di volo è di 45 metri per effetto delle citate ATZ.

Quindi a termini di legge un APR non può volare su Roma a prescindere, se non ottenendo specifiche deroghe e autorizzazioni rilasciate per specifiche esigenze. I fortunati che su Youtube hanno caricato video girati con droni del centro di Roma o sono abusivi o lo hanno fatto prima del 2014, ovvero prima dell'entrata in vigore del Regolamento ENAC che ha normato l'attività con APR.

Infine bisogna specificare che la P244 esiste da molto tempo, ma è stata recentemente estesa dopo che in rete sono apparsi video girati intorno al Colosseo che hanno fatto infuriare la locale Soprintendenza.

Facciamo un piccolo sunto citando i maggiori monumenti della capitale:

  • Divieto di volo per un'area di ca. 500 metri di raggio attorno alle carceri di Roma Rebibbia e Roma Regina Coeli
  • Tutta l'area di Roma è coperta dalla R19: per volare in città bisogna richiedere permesso alla Prefettura, ad es. su piazza Navona o in zona Trastevere
  • Un divieto particolare di volo è previsto per il Colosseo, i Fori Imperiali, il Quirinale, piazza di Spagna: è la P244
  • Un divieto particolare di volo è previsto per piazza San Pietro e la relativa Basilica: è la P243
  • Divieto di volo nel Parco dell'Appia Antica e Capannelle, per la presenza dell'ATZ di Ciampino

È possibile volare, secondo le prescrizioni del Regolamento in area CTR, in zona EUR, in zona tiburtino fuori GRA.

Ricordiamo inoltre che esistono nella città di Roma dei campi volo autorizzati ENAC per il volo aeromodellistico e ricreativo: uno di essi è gestito dall'Associazione Arvalia in Volo, regolarmente iscritta alla FIAM, attualmente con base presso il campo G91.

ENAC ricorda

È fatto obbligo a tutti osservare e far osservare quanto indicato, segnalando prontamente eventuali inottemperanze agli Organi di Pubblica Sicurezza.

Chiunque infrange tale divieto è soggetto a quanto previsto dal Codice della Navigazione Art. 1102 - Navigazione in zone vietate: Fuori dei casi previsti nell'articolo 260 del codice penale, è punito con la reclusione fino a due anni e con la multa fino a euro 516,00.

Si ricorda inoltre che, per i mezzi a Pilotaggio Remoto (cd. Droni) e gli aeromodelli valgono le restrizioni di volo su aree popolate e sugli assembramenti di persone.

http://www.enac.gov.it/La_Regolazione_per_la_Sicurezza/Spazio_Aereo/Divieti_di_sorvolo/index.html

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Linee guida ENAC per valutazioni rischio RPAS

Linee guida ENAC per valutazioni rischio RPAS

Qualche giorno fa l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC), con il documento ENAC LG-2017/001-NAV, ha rilasciato delle interessanti linee guida per le operazioni con RPAS nell'ambito di specifici scenari operativi, in particolare per quanto riguarda la metodologia di analisi del rischio, al fine di ottenere permessi di volo (PTF) non geografici, ovvero non legati ad una specifica porzione di territorio ma applicabile all'intero territorio italiano.

ENAC > NORMATIVA > LG 2017/001-NAV

Uno dei fattori principali nelle missioni di volo con droni o altri mezzi aerei radiocomandati, e per i quali non bisognerebbe mai affidarsi ad operatori abusivi/improvvisati pur di risparmiare qualche euro, è l'aspetto della sicurezza: un drone che cade in testa ad una persona ignara può costituire un pericolo mortale, prima e oltre che un divieto di legge far volare droni sulla testa di persone ignare.

Nelle Linee Guida (LG), ENAC fa riferimento ad una serie di casistiche operative per droni di peso inferiore e superiore a 25 Kg, in scenari sperimentali e specializzati di tipo critico e non critico. Si tratta dunque di un documento con uno schema ben preciso, pensato per aiutare tutti gli operatori a redigere in modo corretto e ad effettuare correttamente le analisi del rischio, fornendo indicazioni pratiche per facilitare l'ottenimento dell'autorizzazione alla missione di volo. Dal capitolo 4 e successivi sono specificati sistemi di calcolo ponderati che possono aiutare l'operatore a valutare correttamente il rischio di una missione in determinati scenari, preparandolo ad adottare le opportune misure di sicurezza al fine di mitigare gli effetti del rischio e prevenirli oltre ogni imponderabilità.

Linee Guida ENAC sulla Metodologia di Valutazione del Rischio in Operazioni con RPAS

Al fine di redigere correttamente la propria analisi, ENAC invita a tenere conto anche di elementi quali la probabilità di caduta e la cd. area letale, quell'area all'interno della quale la caduta di un RPA potrebbe causare un danno grave alla persona che si trovi al suo interno.

Si ottiene quindi un numero medio di casualty per missione che non deve superare il valore massimo accettabile Ec (obiettivo di safety). Viene così specificato che RPAS < 25 Kg possono effettuare missioni specializzate non critiche anche al di sopra di aree popolate e, cosa ancora più interessante, che il permanere delle condizioni che fanno ritenere non critiche le operazioni è basato anche sui tempi massimi di sorvolo di queste aree.

Si possono così riepilogare i parametri operativi che costituiscono il rischio per missione medio:

  • densità di popolazione dell’aerea sorvolata (da calcolare sulla base di documenti ufficiali riconosciuti dall'Autorità)
  • tempo di sorvolo di una data area
  • l’area letale dell’RPA
  • l’affidabilità complessiva dell’RPAS

Si ottiene così il livello di protezione delle terze parti a terra, sul quale si può agire con processi di mitigazione che possono essere standard o specifiche a seconda di quanto basso sia questo livello, al fine di elevarlo al valore più alto dell’obiettivo di sicurezza,

Ricordiamo che la nostra azienda è operatore autorizzato ENAC ad effettuare operazioni specializzate critiche, pertanto operiamo nel pieno rispetto della normativa fornendo al cliente le massime garanzie di sicurezza e legalità.

Posted by The Staff in News