SAPR: obbligo di verifica dell’idoneità tecnico professionale

Come i bene informati sanno, l'attuale regolamentazione dell'aria prevede che l'utilizzo di aeromobili a pilotaggio remoto per fini professionali è normato da apposito regolamento emesso dall'autorità nazionale ENAC. Tale regolamento specifica chiaramente che l'uso professionale degli APR è soggetto alla dimostrazione di capacità e abilità di pilota del mezzo, derivanti dalla conoscenza delle regole aeronautiche, dei processi di safety e security nell'utilizzo dei medesimi. Al fine di dimostrare la conoscenza di queste capacità, esiste un registro nazionale gratuitamente consultabile sul sito ENAC che specifica chiaramente quali organizzazioni sono autorizzate ad operare con gli APR (definite Operatori) e di conseguenza quali piloti sono autorizzati a volare per loro conto.

È bene tuttavia ricordare anche che, nell'ambito lavorativo, esistono leggi civili che regolano i rapporti di lavoro professionale: su tutti il Testo unico in materia di sicurezza sul lavoro Decreto legislativo, 09/04/2008 n° 81, G.U. 30/04/2008.

Il DL all'art. 26 prescrive specificamente:

Il datore di lavoro, in caso di affidamento di lavori, servizi e forniture all'impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all'interno della propria azienda, o di una singola unità produttiva della stessa, nonché nell'ambito dell'intero ciclo produttivo dell'azienda medesima sempre che abbia la disponibilità giuridica dei luoghi in cui si svolge l’appalto o la prestazione di lavoro autonomo:
a) verifica, con le modalità previste dal decreto di cui all'articolo 6, comma 8, lettera g), l'idoneità tecnico professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori, ai servizi e alle forniture da affidare in appalto o mediante contratto d'opera o di somministrazione.

Il datore di lavoro, in caso di affidamento di lavori, servizi e forniture all'impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all'interno della propria azienda, o di una singola unità produttiva della stessa, nonché nell'ambito dell'intero ciclo produttivo dell'azienda medesima sempre che abbia la disponibilità giuridica dei luoghi in cui si svolge l’appalto o la prestazione di lavoro autonomo: a) verifica, con le modalità previste dal decreto di cui all'articolo 6, comma 8, lettera g), l'idoneità tecnico professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori, ai servizi e alle forniture da affidare in appalto o mediante contratto d'opera o di somministrazione.

Le sanzioni previste

È bene dunque sottolineare come operare in nero per risparmiare soldi porta a gravi conseguenze sul piano amministrativo e penale:

  • il datore di lavoro che facesse svolgere un lavoro di ripresa tramite APR a operatori non autorizzati e piloti non riconosciuti, violerebbe le disposizioni di cui all'art. 26 del DL 81/2008, andando incontro alla sanzione prevista dall'art. 55 comma b) «con l’arresto da due a quattro mesi o con l’ammenda da 1.000 a 4.800 euro per la violazione dell’articolo 26, comma 1, lettera a)».
  • l'operatore e il pilota che fossero trovati a volare con SAPR senza le relative dichiarazioni/autorizzazioni, violano l'Art. 1216 c.2 C.d.N. “Navigazione senza abilitazione” punito con l'arresto fino a un anno ovvero ammenda fino a € 1.032,00; l'Art. 1216 u.c. C.d.N. riferito al pilota comandante, punito con l'arresto fino a un anno ovvero ammenda fino a € 1.032,00 diminuito in misura non eccedente un terzo
  • grave rischio di navigabilità senza le necessarie prescrizioni di sicurezza, con elevato rischio di incidente anche grave che potrebbe portare alla configurazione di reati ben più pesanti di quelli sopra descritti

Nonostante le sanzioni penali e amministrative previste, non ci stancheremo mai di denunciare l'elevato numero di operazioni con SAPR che ogni anno vengono svolte in assenza di certificazione alcuna e in violazione delle prescrizioni previste relative ai limiti di aeronavigabilità, come ad es. il sorvolo di assembramenti di persone (quanti video matrimoniali vediamo realizzati con SAPR non autorizzati?).

Dunque non soltanto le Forze dell'Ordine, di ogni livello e grado, sono deputate al controllo del rispetto della legge, ma anche ogni datore di lavoro e ogni cittadino che voglia definirsi tale.

ArcheoDigital è operatore SAPR autorizzato ENAC

Per consultare l'elenco ufficiale degli operatori SAPR autorizzati dall'ENAC vai al seguente link:

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