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Droni ricreativi: le regole dal 1 luglio 2020

Droni ricreativi: le regole dal 1 luglio 2020

Nonostante il rinvio del Regolamento di Esecuzione 947/2019 (Regolamento EASA) al 31/12/2020, per effetto del Regolamento Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto 3 Ed. di ENAC, la cui validità è prorogata fino al 30/12/2020, il 1 luglio 2020 termina la fase transitoria e inizia la fase “europea” delle regole per il volo con droni aeromobili, sia per piloti professionali che ricreativi.

Infatti, benché si dovranno attendere ancora 6 mesi per volare secondol e specifiche della categoria Open EASA, da oggi scattano gli obblighi di registrazione su d-flight, apposizione del qr-code e conseguimento dell’Attestato di Pilota APR per operazioni non critiche (patentino online) anche per i piloti ricreativi al comando di un drone di massa operativa al decollo superiore a 250 grammi.

In questo video proponiamo un riepilogo di tutte le regole, con un particolare sguardo a come utilizzare i droni di MOD inferiore a 250 grammi.

In questo secondo video approfondiamo invece, dal nostro punto di vista, la questione legata al sistema di identificazione elettronico, per il quale la proroga ufficiale di ENAC non è ancora arrivata.

Non esitate a utilizzare la funzione commenti se avete qualche dubbio. Buona visione.

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Patentino online droni sospeso fino al 6 luglio

Patentino online droni sospeso fino al 6 luglio

AGGIORNAMENTO: con una nota del 31/07/2020 ENAC ha prorogato la sospensione del requisito di possesso dell’Attestato di pilota APR per operazioni ricreative fino al 1° settembre. Contestualmente la piattaforma per l’esame rimane inagibile. Purtroppo la sospensione è valida solo per i voli ricreativi, i professionisti (il possesso per i quali era obbligatorio dal 1° marzo) devono avere l’Attestato per svolgere le missioni. Chi volesse iniziare la sua carriera di operatore drone professionale in questo periodo dovrà attendere il prossimo mese.

Con una decisione a sorpresa arrivata sabato 27 giugno, ENAC ha prorogato la chiusura della piattaforma per fare l’esame online e acquisire l’Attestato di Pilota di APR per missioni non critiche obbligatorio dal 1 luglio anche per i piloti ricreativi.

Una decisione che fa seguito a quella presa in data 11 giugno, che comunicava la sospensione della piattaforma dal 25 giugno al 1 luglio. Per effetto di questa decisione, la piattaforma rimane sospesa dal 25 giugno al 6 luglio, periodo durante il quale coloro che hanno già effettuato l’esame dovranno regolarizzare la propria posizione, pagando €31 e scaricando l’attestato. Dopo il 6 luglio, chi non avrà fatto questa operazione perderà l’Attestato e dovrà ripetere l’esame.

Non una buona notizia per il mondo dei dronisti: i ricreativi che non avessero effettuato l’esame si troveranno infatti costretti a restare a terra fino al 6 luglio, dal momento che per loro scatta l’obbligo di possesso dell’attestato il 1 luglio, ma non sono nella possibilità di poterlo conseguire. La decisione di ENAC arriva senza preavviso e a piattaforma già chiusa, quindi senza possibilità per i piloti di correre ai ripari.

Questa e altre indicazioni nel video che abbiamo preparato a tal proposito.

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Le offerte DJI di Giugno 2020

Le offerte DJI di Giugno 2020

Si rinnovano anche nel mese di giugno 2020 le promozioni DJI su numerosi prodotti delle serie Mavic 2, Osmo, Ronin, accessori per i Matrice, Inspire e molto altro ancora. Elencarli tutti sarebbe molto lungo, quindi vi lasciamo il link diretto per scoprire tutte le offerte proposte dal DJI Store Italia, il retail store autorizzato ufficiale nel nostro Paese, con sconti fino al 31%. Le offerte sono attive per tutti gli acquisti effettuati tra il 13 e il 28 giugno 2020.

Serie Mavic 2

Ritorna lo sconto di €150 sui droni della serie Mavic 2, pertanto troviamo il DJI Mavic 2 Pro, per i professionisti più esigenti, a €1349 invece che €1499 e il Mavic 2 Zoom, per i creativi, a €1099 invece che €1249.

Se vuoi sapere perché potresti voler acquistare questi droni, t’invitiamo a leggere il nostro contributo in proposito: DJI Mavic 2 Pro, perché acquistarlo e dove comprarlo.

Non ci sono per ovvi motivi offerte sul DJI Mavir Air 2, presentato poche settimane fa.

Serie Osmo

Per le riprese stabilizzate a terra, abbiamo DJI Osmo Action a €249 invece che €379 con Charging kit in omaggio, che porta con sé in dotazione 2 batterie e l’hub per ricaricare 3 batterie insieme. In offerta anche l’Osmo Pocket a €279 invece che €359 e l’Osmo Mobile 3 per la stabilizzazione delle riprese con lo smartphone a €109 invece che €129.

Serie Tello

Per quanto riguarda il drone più piccolo della famiglia DJI, che in base all’edizione 3 del Regolamento ENAC si può usare senza necessità di patentino online e senza necessità di registrazione su d-flight, troviamo sia la versione Tello a €79 invece che €109, sia la versione Tello Boost Combo con 3 batterie aggiuntive e i paraeliche a €119 invece che €159.

Serie Ronin

Per quanto riguarda i gimbal stabilizzati per le riprese con videocamera o DSRL, in offerta troviamo sia il Ronin-M a €959 invece che €1159, sia l’impugnatura compatibile anche con Ronin-MX a €159 invece di €269.

Accessori per droni

Tra gli accessori indispensabili per le riprese video vi sono certamente i filtri ND, e in offerta troviamo i filtri PGYTECH kit da 5 per Spark a €35 invece di €70, il PGYTECH kit da 4 per Spark a €28 invece di €56, il PGYTECH kit da 4 per Phantom 4 Pro a €55 invece di €75.

Troviamo anche le batterie per i modelli più vecchi, come la Portable Charging Station per DJI Spark con in dotazione 2 batterie aggiuntive e la carica sufficiente per 3 batterie a €169 invece di €217, e l’Intelligent Flight Battery per Mavic Platinum a €69 invece che €99.

Infine, segnaliamo la Borsa Tracolla per Mavic/Spark a €39 invece che €69.

Per gli accessori, considerando che stiamo parlando di prodotti oramai fuori produzione, acquistateli finché potete perché sicuramente ad esaurimento scorte sarà difficile che possano tornare disponibili nel prossimo futuro.

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Regolamento Europeo droni rinviato al 2021

Regolamento Europeo droni rinviato al 2021

Con il Regolamento di Esecuzione (UE) 2020/746 del 4 giugno 2020 (“che modifica il regolamento di esecuzione (UE) 2019/947 per quanto riguarda il rinvio delle date di applicazione di determinate misure nel contesto della pandemia di Covid‐19”) la Commissione Europea ha rimandato al 31 Dicembre 2020 l’attuazione del Regolamento di Esecuzione (UE) 2019/947, in altre parole il Regolamento Europeo droni o Regolamento EASA.

La decisione è scaturita dalla richiesta di alcuni Paesi (ricordiamo che già a metà aprile l’autorità aeronautica del Belgio annunciava che il Regolamento sarebbe stato rinviato) che, nonostante il Regolamento Europeo droni fosse stato approvato a Maggio 2019 e fosse entrato in vigore il 1° luglio 2019, ad aprile 2020 lamentavano l’impossibilità di adeguarsi alla nuova normativa in tempo causa pandemia da COVID-19 (ricordiamo ancora che il Regolamento Europeo si attuava automaticamente il 1° luglio 2020, ma i Paesi possono essere sanzionati se non lo recepiscono nella propria regolamentazione nazionale).

Sebbene la Commissione, non più tardi di un paio di settimane fa, avesse già modificato il Regolamento Europeo droni senza tuttavia cambiare la data di attuazione, le pressanti richieste delle varie autorità aeronautiche l’hanno spinta a rinviare questo importante traguardo.

Cosa cambia per l’Italia

AGGIORNAMENTO 8 GIUGNO: ENAC ha pubblicato la nota con cui ufficializza il differimento del Regolamento Europeo e l’applicabilità del Regolamento Italiano fino al termine dell’anno: https://www.enac.gov.it/news/droni-differimento-applicazione-regolamento-di-esecuzione-ue-2019947

Bisogna riconoscere che in questa occasione, il Paese più virtuoso in Europa è stato l’Italia. Infatti, già a febbraio 2019 ENAC organizzava tavole rotonde e incontri per spiegare il nuovo Regolamento Europeo droni. Annunciava inoltre un Regolamento transitorio, che avrebbe avvicinato la normativa italiana a quella europea, approvato poi nel CdA di novembre ed entrato in vigore il 15 dicembre 2019, come Ed. 3 del Regolamento Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto.

Questa terza edizione del Regolamento ENAC è quella che, per effetto del rinvio europeo, rimane in vigore fino al 30 Dicembre 2020. Salvo che ENAC non annunci delle modifiche in corso d’opera, essendo che comunque il Regolamento transitorio italiano era allineato alle date europee, rimarranno in vigore le seguenti norme:

  • Per i professionisti: nulla cambia, essendo che tutti gli obblighi decorrevano dal 1° Marzo 2020, quindi tutte le norme sono già in vigore
  • Per i ricreativi: rimane in vigore la data del 1° Luglio 2020, quando scatterà l’obbligo di registrare ogni drone con MOD > 250 grammi su d-flight e dotarlo di QR Code, e di acquisire l’Attestato di Pilota di APR, noto come patentino online, che da quella data costerà €31 da pagare prima di svolgere l’esame. Fino al 30 Dicembre 2020 continueranno a volare secondo le specifiche delle missioni non specializzate non critiche.

Trecentini for ever

Per tutta la categoria degli operatori trecentini altri 6 mesi di vita dunque: per gli operatori professionali non è infatti prevista la deroga dei 250 grammi di MOD per i ricreativi, e non è prevista ancora la categoria dei 500 grammi che avrebbe introdotto la categoria Open A1C1.

Questo però implica che chi stava aspettando il 1° Luglio 2020 per registrare droni come il Parrot Anafi, il Mavic Mini, il Mavic Air, nelle rispettive sottocategorie Open, ora dovrà continuare a registrare e operare secondo le specifiche dell’Art. 12 comma 5, ovvero droni modificati per adeguarne la massa al decollo, con il problema che poi a Gennaio 2021 tutti questi droni andranno nuovamente registrati affinché possano operare secondo le categorie Open, come a dire che si pagheranno due volte registrazione e QR Code.

La nuova Roadmap del Regolamento Europeo

Lo spostamento della data di attuazione del Regolamento Europeo di 6 mesi, determina lo spostamento di uguale lasso di tempo per tutte le altre scadenze previste dalla normativa.

Come si traduce tutto questo per l’operatività di un drone nei prossimi anni?

  • Sottocategorie Open A0C0 (< 250 grammi) e A1C1 (< 500 grammi) diventeranno operative il 31 Dicembre 2020. Da questa data e per i successivi 2 anni rimane in vigore anche la limitazione a 2 Kg per il volo in Open A2C2, come previsto dalle norme transitorie.
  • Operazioni critiche: fino al 31 Dicembre 2021 rimangono validi dichiarazioni, attestati e scenari standard così come previste dal Regolamento ENAC. Scatterà il 1° Gennaio 2022 l’obbligo per ENAC di convertire gli attestati di pilota e le autorizzazioni e dichiarazioni per uniformarle alle specifiche previste dal Regolamento europeo.
  • Droni di MOD < 900 grammi in A1C1: la scadenza delle norme transitorie è spostata a 30 mesi dalla data di entrata in vigore del Regolamento, quindi al 1° Gennaio 2023
  • Obbligo del marchio C0-C1-C2-C3-C4 sui droni: scatta il 1° Gennaio 2023 l’obbligo di volare con droni che abbiano il marchio della sottocategoria Open in cui si vuole volare.
  • Obbligo del dispositivo di identificazione elettronica: scatta il 31 Dicembre 2020. Tuttavia il Regolamento ENAC lo prevede a partire dal 1° luglio 2020.

Per un settore in crisi, un rinvio non gradito

Proprio la pandemia da COVID-19 doveva spingere gli Stati membri di EASA a introdurre il Regolamento europeo nei tempi e modi previsti. Magari, piuttosto che rinviarne l’attuazione, introdurre un periodo di 6 mesi durante i quali gli Stati che non avessero recepito per tempo il nuovo Regolamento, non sarebbero stati sanzionati. A nostro avviso, il crollo del mercato dei SAPR dovuto alle normative sanitarie, ai blocchi, etc. poteva risollevarsi anche grazie a un nuovo Regolamento che avrebbe migliorato e potenziato l’uso dei droni in ambito civile e non solo.

Bisogna ripetere, come già scritto prima, che questo imporrà a chi vuole operare nel 2020, una registrazione del drone secondo il regolamento nazionale, e nel 2021 una nuova registrazione secondo le sottocategorie Open. Chi vuole operare rispettando la legalità, era in attesa di luglio 2020 per migliorare la qualità del proprio lavoro: basti pensare che tra 1 mese si sarebbe potuto volare con un Mavic Air come si vola oggi con lo Spark modificato, si sarebbe potuto volare con un Parrot Anafi senza alterare la componentistica del drone, invalidandone la garanzia.

Un rinvio non gradito, che non favorirà la ripresa del settore, già inficiato oltre che dal COVID anche da regole che vengono confermate senza deroghe, come la RAIT.5006 e l’impossibilità di volare legalmente lungo le coste italiane fino al prossimo 30 settembre, se non chiedendo NOTAM con costi e tempi di attesa non compatibili con l’attuale situazione economica.

Una nota positiva: tutti i droni oggi sul mercato potranno continuare a volare fino alla fine del 2022 e dunque l’obbligo di acquistare nuovi droni con marchio conforme al Regolamento scatterà “solo” nel 2023. Come dire, che la “rottamazione” dei nostri velivoli è anch’essa spostata in avanti di 6 mesi.

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Guida: come registrare un trecentino su d-flight

Una delle novità più importanti apportate in quest’ultimo periodo sulla piattaforma d-flight, l’hub per tutti gli operatori droni che siano professionisti o ricreativi, è la modifica alle tariffe legate al QR Code obbligatorio, fattispecie normativa entrata in vigore il 1° marzo per i professionisti e dal 1° luglio per i ricreativi con la prevista attuazione del Regolamento Europeo droni. Ricordiamo che sono esenti da QR Code i droni con MTOM inferiore a 250 grammi utilizzati per sole finalità ricreative.

Il cambio delle tariffe, stabilite da ENAC sebbene il portale d-flight sia mantenuto da ENAV, ha portato a questa nuova definizione dei costi. La leggiamo nella pagina Tariffe del portale:

  • Operazioni non specializzate

QR Code Base, per singolo drone (IVA inclusa)

Ricreativi

6

  • Droni con MTOM sopra i 250 grammi
Tariffe d-flight
  • Operazioni specializzate

QR Code Pro per impieghi in operazioni specializzate critiche o critiche in scenari standard, per singolo drone (IVA inclusa)

Professionisti critici e non critici

96

  • Droni con MTOM sopra i 250 grammi
  • Droni non inoffensivi
Tariffe d-flight

QR Code Base per impieghi in operazioni specializzate non critiche, per singolo drone (IVA inclusa)

Professionisti non critici

6

  • Droni con MTOM sotto i 250 grammi
  • Droni conformi agli art. 12.1 e 12.5 di ENAC (trecentini e inoffensivi)
Tariffe d-flight

Dal riepilogo si capisce la nuova tariffazione: purtroppo non è chiaro se chi ha pagato il qr-code prima di questa modifica, stante che l’obbligo scattava dal 1° marzo per i professionisti, andrà incontro a qualche forma di rimborso o sconto sui futuri abbonamenti o servizi.

Di seguito viene illustrato il processo per registrare correttamente un drone trecentino, ma la procedura è identica per qualsiasi drone modificando le opportune voci.

Associare il drone su d-flight

Questo tutorial prevede che siate già operatori correttamente registrati sul portale. I professionisti dovranno registrarsi come operatori specializzati pagando €24 IVA inclusa l’anno. Se non hai ancora fatto questo passaggio, t’invitiamo a prendere visione delle nostre precedenti guide:

Completati questi passaggi, colleghiamoci a d-flight e tramite il menù iniziale scegliamo l’opzione 2 “Associa un drone”. Affinché si possa procedere è necessario che il drone sia già presente nelle liste di ENAC, ovvero sia stato già dichiarato.

A questo punto verrete reindirizzati al pannello per inserire un drone già dichiarato. Nell’esempio che stiamo portando avanti avrete bisogno di questi dati:

  • Nome del drone: il nome SPR con cui il drone è stato dichiarato ad ENAC. Può essere recuperato nell’elenco operatori disponibile pubblicamente sulle pagine dell’Ente
  • Produttore drone: se il drone è stato registrato da terzi (ad es. la modifica e la pratica sono state eseguite da Fly To Discover), si dovrà selezionare il corrispondente nome del produttore. Anche questo dato è presente nell’elenco operatori. Se la modifica al drone è stata fatta da voi, dovrete selezionare “autocostruttore”
  • Modello drone: in quest’ultimo caso si attiveranno le voci del menù e selezioneremo (nel caso di uno Spark) la voce CUSTOMSPARKLE300ART.12.5
  • Stato: pronto al volo
  • MTOM: si selezionerà automaticamente la voce 0,299
  • Provvedere al check della voce “Sono operatore di questo drone”
  • Flight Controller: il corrispondente numero che potete leggere tramite l’app DJI GO4
  • GCS: il numero del radiocomando, che potete leggere tramite l’app DJI GO4 o sull’etichetta del radiocomando
  • APR: il seriale del drone, ovvero il corrispondente nome/numero che avete attribuito al drone così come presente nell’elenco operatori
  • Provvedere al check della voce “Questo drone è non offensivo”

A questo punto clicchiamo su salva e il drone sarà inserito all’interno della nostra flotta.

Acquista i DCoin per il qr-code

Se entriamo nella pagina della nostra flotta, possiamo selezionare il drone appena inserito e noteremo che il qr-code è disabilitato: se non avete credito sufficiente per attivarlo, il portale attiva il pulsante per andare ad acquistare i D-Coin.

Si verrà reindirizzati sullo shop di d-flight, gestito tramite open cart ma purtroppo diverso dalla web-app. Si dovrà effettuare un nuovo login attraverso l’inserimento dell’email con la quale vi siete registrati su d-flight e la corrispondente password. Non è necessaria un’altra registrazione. All’interno dello shop, per effetto delle modifiche tariffarie, dovete selezionare il “Pacchetto D-Coin per QR Code BASE” corrispondente a 6 D-Coin ovvero €6 IVA inclusa. Il pacchetto sarà inserito nel carrello della spesa e potrà essere acquistato con le modalità già viste le tutorial linkato in precedenza.

Tutti gli acquisti effettuati sul d-flight marketplace vengono regolarmente fatturati da ENAV tramite fatturazione elettronica e IVA al 22% inclusa nel prezzo, se siete professionisti.

Attiva il QR code

Completato l’acquisto dei 6 D-Coin siete pronti per tornare nella web-app di d-flight. Rientrare nella vostra flotta, selezionate il drone appena associato e vi troverete davanti a questa schermata. Ora che avete i crediti necessari, è attivo il pulsante “Attiva QR Code BASE”. Clicchiamoci sopra.

Prima che la procedura sia completa, vi viene richiesta conferma della spesa, e naturalmente si dovrà premere su OK. Bisogna ricordare che questa operazione è irreversibile, una volta associato il QR Code al drone non si può tornare indietro né essere rimborsati. Abbiate dunque la certezza che tutti i dati del drone siano correttamente inseriti perché una volta attivato il QR Code, un’eventuale modifica del drone richiederà una nuova registrazione completa.

Stampa il QR Code

Una volta attivato il QR Code, si dovrà procedere alla stampa, tramite l’apposito pulsante che si attiva nella pagina del drone. Il sistema di default aprirà la pagina di stampa, e consigliamo tramite le opzioni del browser di stampare il QR Code in formato PDF. Dal PDF potrete poi estrarre l’immagine e comporre la vostra targhetta da applicare sia sul drone che sul radiocomando.

A questo punto siete pronti e in regola per poter effettuare la vostra operazione specializzata se professionisti, o volo ricreativo se non professionisti.

Se incontri qualche difficoltà utilizza la sezione commenti che trovi in fondo alla pagina.

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