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Nota in merito alle elucubrazioni sui SAPR da 0,3 Kg

ENAC: droni da 0,3Kg o 300 grammi?

Recentemente sono apparse in rete alcune elucubrazioni, delle "provocazioni" del tutto gratuite e fuorvianti, in merito al peso dei SAPR considerati inoffensivi e pertanto in grado di operare in tutti gli scenari operativi come fossero non-critici.

Tale idea, già espressa in passato, nasce dall'idea di considerare i 0,3 Kg espressi nel Regolamento sui Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto emanato da ENAC come un arrotondamento al decimale intero, un arrotondamento che significherebbe che ogni SAPR compreso tra 0,250 Kg e 0,349 Kg andrebbe considerato come un SAPR da 0,3 Kg. Tale pratica deriverebbe dall'uso in campo ingegneristico di pesare la massa degli oggetti in milligrammi, arrotondando ove necessario all'unità secondo lo standard matematico.

Secondo questo ragionamento, nel Regolamento sarebbe contenuta una scappatoia per usare droni come il DJI Spark senza alleggerimento, dal momento che lo Spark con paraeliche originali pesa 0,338 Kg, quindi arrotondato secondo il sistema matematico al decimale intero si parla appunto di 0,3 Kg: in effetti nessuna parte del Regolamento parla esplicitamente di 0,300 chilogrammi esatti, pertanto sarebbe possibile infilarsi in questo buco normativo e risparmiarsi i soldi e la pena di modificare il drone.

Per prima cosa, bisogna sempre ricordare che la massa di un APR va considerata in base alla sicurezza da impatto: affinché il drone sia inoffensivo, deve garantire un impatto con energia cinetica massima di 80 joule. Tale energia è il combinato disposto di una serie di fattori tra i quali la velocità massima del mezzo, i materiali con caratteristiche di assorbimento di energia e naturalmente la massa dell'oggetto stesso. Operare con un SAPR da 349 grammi significa introdurre oltre il 15% di massa in più rispetto ad un SAPR da 300 grammi: questo significa in primis aumentare la pericolosità dell'operazione che si svolge al verificarsi di un possibile incidente.

Ignoranza o "furbizia"?

Da parte nostra, in quanto operatori SAPR fin dal 2015, ci preme sgombrare il campo da ogni dubbio espresso da alcuni individui sui quali non è dato stabilire se trattasi di ignoranza o "furbizia".

La dicitura 300 grammi appare eccome nei documenti ENAC fin dal lontano 2015, precisamente nel documento ufficiale Lettera 136156/CRT del 29 dicembre 2015 - Regolamento "Mezzi aerei a pilotaggio remoto" - Chiarimenti.

Tali chiarimenti furono rilasciati da ENAC all'indomani dell'Ed. 2 del Regolamento SAPR, in merito all'Opinion di EASA sugli APR inoffensivi, che EASA equipara alla FAA alla massa di 250 gr. ENAC decideva di

mantenere il peso di 300 g con la previsione aggiuntiva di dispositivi di protezione delle parti rotanti

Elucubrare sui Regolamenti senza conoscerli è pericoloso e irrispettoso per tutti gli utenti e le aziende che vogliono operare nella legalità in un mercato purtroppo ancora fortemente dominato dall'illegalità.

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UAV Meteo: oggi posso volare con il mio drone?

In questa pagina vogliamo offrire una serie di servizi utili tanto per i professionisti SAPR quanto per gli appassionati aeromodellisti.

Dall'alto verso il basso, troverete il meteo, fornito dal famoso servizio Dark Sky; il K-index, ovvero l'indice geomagnetico della terra, un dato estremamente importante in quanto l'attività solare può avere effetti sulle performance del GPS del tuo APR, fornito dall'Ente americano NOAA; infine una mappa con la posizione dei satelliti visibili dal tuo drone, dato importante anche questo in quanto il numero di satelliti è direttamente proporzionale alla precisione di volo del drone, fornito dal sito in-the-sky.org.

Prima di volare assicurati che tutti questi dati siano corretti, che i valori rientrino nel regolamento SAPR (per gli operatori APR) e rispettino il proprio manuale di volo. Qualora questa condizione non sia verificata, è meglio non volare e attendere un miglioramento delle condizioni.

Queste condizioni sono particolarmente importanti da valutare qualora sia necessario redigere l'Analisi del Rischio, documento fondamentale per l'operatore in quanto determina il rischio potenziale nell'effettuare la missione.

Affinché il servizio possa fornire il suo massimo risultato, è necessario che l'utente acconsenta alla geolocalizzazione del proprio dispositivo, affinché il sistema riconosca la posizione reale e richiami i dati corretti.

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ENAC ufficializza le nuove procedure operative per i SAPR

Quando si parla di novità procedurali da parte di ENAC, trema sempre la mano nell'aprire i documenti e leggere quale complicazione è stata introdotta nell'operare con i SAPR. Invece questa volta ENAC ha aggiornato le pratiche per gli scenari critici, rendendo molto più semplice operare con gli APR anche in ambiti urbani.

In poche parole, vengono finalmente ufficializzati gli scenari standard: introdotti operativamente già nel settembre 2016, ma esclusi dall'emendamento natalizio al Regolamento, ora gli scenari standard diventano la norma per le operazioni critiche con i SAPR a condizioni predeterminate. Per di più, rispetto a quanto finora approvato, i "vecchi" scenari vengono aggiornati e vengono in più introdotti gli scenari extraurbani, semplificando così le operazioni su infrastrutture come autostrade, ferrovie, gasdotti, cantieri, riprese cinematografiche e televisive, etc. A partire da oggi, ciliegina sulla torta, diventano possibili le operazioni notturne senza preventiva autorizzazione ad hoc e la domanda di abilitazione al volo non richiede più che la documentazione venga inviata ad ENAC, come già succede per le operazioni non critiche.

ArcheoFly FTD300X in volo

Semplificare

Insomma, quello che non riesce mai al Governo Italiano, è riuscito ad ENAC dopo soli 3 anni di lavoro: nonostante il continuo mutamento nel mercato degli UAV e le numerose critiche a Regolamenti spesso mutevoli senza preavviso, ENAC ha raccolto e messo a frutto l'esperienza maturata rendendo più semplice poter operare con SAPR negli scenari in cui effettivamente il loro uso lavorativo è preminente.

Questa mossa servirà per convincere gli operatori in nero, che mettono in pericolo la sicurezza delle persone ma soprattutto violano la legge, a mettersi in regola, normalizzando il mercato? È presto per dirlo. Intanto ecco la nuova procedura per operare in scenari critici con gli APR.

La nuova procedura

Da oggi, qualsiasi operatore che voglia essere autorizzato da ENAC ad operare in scenari critici dovrà seguire questi semplici passi: rimane obbligatoria la redazione della documentazione e della manualistica fino ad oggi prevista, con la novità che non deve più essere inviata ad ENAC insieme alla domanda per l'approvazione ma bisognerà esibirla a qualsiasi controllo venga richiesto e portarla sempre insieme all'APR.

Pagare attraverso il portale servizi online ENAC la clausola N43-1 "Diritti Rilascio Dichiarazioni e duplicati - Rilascio Autorizzazione Operazioni critiche SAPR in scenari Standard" di €110.

Inviare la domanda in carta bollata seguendo il nuovo modulo che la stessa ENAC ha messo a disposizione: domanda di rilascio autorizzazione. Sulla domanda andrà riportato il numero di fattura che ENAC rilascerà al pagamento dei diritti sopra menzionati. Sulla domanda inoltre andrà applicata la marca da bollo di €16. Va ricordato che bisogna esplicitamente barrare la casella per gli scenari standard, avendo bene in mente quali sono le limitazioni operative che questi scenari prevedono.

Se tutta la documentazione è in regola, l'autorizzazione ad operare negli scenari standard attiverà nell'arco di ca. una settimana.

I nuovi scenari

Qualora si ritenesse che gli scenari siano limitanti per la propria attività lavorativa, bisognerà richiedere un'autorizzazione ad hoc, che richiede più tempo ma che ovviamente elimina alcuni paletti, che andiamo subito a vedere:

  1. S01 - impiego di APR di massa operativa al decollo minore o uguale a 2 kg che non possiedono le caratteristiche di inoffensività di cui all’art. 12 in area urbana;
  2. S02 - impiego di APR di massa operativa al decollo maggiore di 2 kg e minore o uguale a 4 kg in area urbana;
  3. S03 - impiego di APR di massa operativa al decollo maggiore di 4 kg e minore o uguale a 10 kg in area urbana;
  4. S04 - impiego di APR di massa operativa al decollo minore o uguale a 4 kg che non possiedono le caratteristiche di inoffensività di cui all’art. 12 in area extraurbana su cantieri o infrastrutture lineari quali ad es. autostrade, elettrodotti, ferrovie, gasdotti;
  5. S05 - impiego di APR di massa operativa al decollo maggiore di 4 kg e minore di 25 kg in area extraurbana su cantieri o infrastrutture lineari quali ad es. autostrade, elettrodotti, ferrovie, gasdotti;
  6. S06 - impiego di APR di massa operativa al decollo minore o uguale a 4 kg che non possiedono le caratteristiche di inoffensività di cui all’art. 12 in area extraurbana per riprese televisive cinematografiche;
  7. S07 - impiego di APR di massa operativa al decollo maggiore di 4 kg e minore di 25 kg in area extraurbana per riprese televisive cinematografiche.

Ulteriori limiti: come già previsto dal Regolamento, permangono i limiti di divieto di sorvolo di persone a meno che non siano indispensabili alle operazioni e addestrate allo scopo. Gli APR con peso superiore a 10 Kg non possono rientrare negli scenari standard per operare in area urbana, per loro va prevista un'autorizzazione ad hoc.

I voli notturni, con range più limitato rispetto al VLOS diurno, sono possibili solo con le prescrizioni tecniche di installare sull'APR le luci di riconoscimento di tipo aeronautico: anteriore destra verde, anteriore sinistra rossa e posteriore  bianca.

Su diretta richiesta di AOPA Italia, ENAC ha ufficializzato che i vecchi operatori sono automaticamente abilitati al volo notturno per lo scenario per i quali erano stati già autorizzati (S1, S2 o S3) e in più riceveranno automaticamente l'abilitazione agli scenari extraurbani (S4, S5, S6, S7). È necessario comunque ricordare che sebbene abilitati al volo notturno, questo sarà possibile solo se l'operatore aggiornerà il manuale delle operazioni del proprio APR per questa tipologia di voli.

Tutte le altre informazioni si possono reperire direttamente sui documenti ufficiali che seguono. Rimaniamo a disposizione per chiunque voglia chiarimenti.

Nota Informativa ENAC sugli Scenari Standard


Scenario Standard S01


Scenario Standard S02


Scenario Standard S03


Scenario Standard S04


Scenario Standard S05


Scenario Standard S06


Scenario Standard S07



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Lezione sui SAPR al DSDRA della Sapienza

Lezione sui SAPR al DSDRA della Sapienza

Nei giorni 6 e 13 marzo il nostro Fondatore e Amministratore è stato protagonista di una lezione sull'uso dei SAPR, normativa e uso, agli studenti del Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell'Architettura afferente alla Facoltà di Ingegneria, cattedra del Prof. M. Carpiceci, dell'Università "La Sapienza" di Roma. La nostra società, operatore autorizzato ENAC per operazioni critiche, ha mostrato ai futuri ingegneri-architetti l'uso professionale degli Aeromobili a Pilotaggio Remoto secondo le attuali leggi sulla sicurezza e la navigazione aerea.

Gli incontri hanno previsto il binomio lezione teorica+lezione pratica: quest'ultima ha mostrato ai ragazzi l'uso del DJI Phantom 4 in possesso della cattedra, fornito dalla nostra società, con un esperienza sul campo svoltasi presso il campo volo attrezzato dell'Associazione Arvalia in Volo, di cui il nostro Amministratore è socio, sito in Roma, via Portuense 863, ingresso in comune con il ristorante Locanda dei Massimi. Ringraziamo l'Associazione, nella figura del Presidente Marco Neri e l'intero Direttivo, per la gentilezza e l'entusiasmo mostrati verso l'iniziativa, per aver concesso l'uso del campo e tutti i soci che cordialmente hanno atteso il termine della lezione per far volare i loro aeromodelli. Si tratta di un'area molto ampia e ben attrezzata, provvista di tutto punto (elettricità, tavoli al coperto, sedie e panchine), dove dronisti e aeromodellisti possono trascorrere intere giornate con le loro famiglie, data la vasta area a prato verde che la contraddistingue, e la vicinanza ad importanti arterie di collegamento come la Cristoforo Colombo, la Magliana Vecchia, la Portuense e l'autostrada Roma-Fiumicino.

Prove pratiche di pilotaggio multicottero

In particolare, durante la lezione pratica sono stati ricordati i limiti e gli obblighi che intercorrono nell'uso di SAPR professionali, anche rispetto alle normative vigenti emesse sia da ENAC che dallo Stato (in particolare la ricordata legge sulla sicurezza del lavoro che impone al datore di lavoro di verificare il possesso dei requisiti tecnico-professionali pena sanzioni amministrative e penali).

SAPR: OBBLIGO DI VERIFICA DEI REQUISITI TECNICO-PROFESSIONALI

Si è poi passati a dimostrazioni pratiche di volo, evidenziando le differenze tra una modalità di volo assistito (tramite GPS) e una modalità di volo non assistito (detta ATTI), marcandole grazie alla leggera brezza presente sul campo. Sono stati ricordati limiti e potenzialità dei droni rispetto ad altre tipologie di SAPR e sono state mostrate le manovre più comuni da effettuare per rilievi tecnici di tipo architettonico-ingegneristico (in particolare riprese fotogrammetriche), mostrando le differenze esistenti tra manovre per riprese di tipo cinematografico o broadcasting; passando poi a spiegare le difficoltà che si possono incontrare quando, manovrando il SAPR, esso viene a trovarsi in una posizione che richiede l'uso invertito dei comandi (a sinistra per andare destra e così via).

È stato spiegato come preparare un volo in sicurezza secondo gli scenari standard ENAC, ricordandone procedure e segnali visivi, e sono state mostrate le differenze prestazionali tra il Phantom 4 e l'ultraleggero FTD300X, di nostra proprietà, per l'esecuzione di differenti missioni. Il tutto si è concluso con una ripresa fotogrammetrica eseguita manualmente delle piste di decollo e atterraggio del campo volo, in fase di elaborazione, una descrizione del corretto stoccaggio e trasporto delle batterie LiPO dopo il landing del SAPR e prima dei saluti è stata richiamata l'attenzione sulla sensoristica applicabile a questi aeromobili, con i differenti usi professionali che ne conseguono.

Conclusioni

Una bella giornata di sole e leggera brezza e una bella esperienza per la nostra società, a cui la su menzionata cattedra ha affidato la cura di un momento di formazione nell'uso dei SAPR dei professionisti del domani, a cui è stato ricordato, come in ogni lavoro, quanto sia importante conoscere bene gli strumenti della propria attività, caratteristiche, limiti e possibilità, che differenziano il professionista dallo smanettone di strada.

Ancora una volta infine ringraziamo il Club Arvalia in Volo per aver permesso tutto ciò.

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SAPR: obbligo di verifica dell’idoneità tecnico professionale

SAPR: obbligo di verifica dell’idoneità tecnico professionale

Come i bene informati sanno, l'attuale regolamentazione dell'aria prevede che l'utilizzo di aeromobili a pilotaggio remoto per fini professionali è normato da apposito regolamento emesso dall'autorità nazionale ENAC. Tale regolamento specifica chiaramente che l'uso professionale degli APR è soggetto alla dimostrazione di capacità e abilità di pilota del mezzo, derivanti dalla conoscenza delle regole aeronautiche, dei processi di safety e security nell'utilizzo dei medesimi. Al fine di dimostrare la conoscenza di queste capacità, esiste un registro nazionale gratuitamente consultabile sul sito ENAC che specifica chiaramente quali organizzazioni sono autorizzate ad operare con gli APR (definite Operatori) e di conseguenza quali piloti sono autorizzati a volare per loro conto.

È bene tuttavia ricordare anche che, nell'ambito lavorativo, esistono leggi civili che regolano i rapporti di lavoro professionale: su tutti il Testo unico in materia di sicurezza sul lavoro Decreto legislativo, 09/04/2008 n° 81, G.U. 30/04/2008.

Il DL all'art. 26 prescrive specificamente:

Il datore di lavoro, in caso di affidamento di lavori, servizi e forniture all'impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all'interno della propria azienda, o di una singola unità produttiva della stessa, nonché nell'ambito dell'intero ciclo produttivo dell'azienda medesima sempre che abbia la disponibilità giuridica dei luoghi in cui si svolge l’appalto o la prestazione di lavoro autonomo:
a) verifica, con le modalità previste dal decreto di cui all'articolo 6, comma 8, lettera g), l'idoneità tecnico professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori, ai servizi e alle forniture da affidare in appalto o mediante contratto d'opera o di somministrazione.

Il datore di lavoro, in caso di affidamento di lavori, servizi e forniture all'impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all'interno della propria azienda, o di una singola unità produttiva della stessa, nonché nell'ambito dell'intero ciclo produttivo dell'azienda medesima sempre che abbia la disponibilità giuridica dei luoghi in cui si svolge l’appalto o la prestazione di lavoro autonomo: a) verifica, con le modalità previste dal decreto di cui all'articolo 6, comma 8, lettera g), l'idoneità tecnico professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori, ai servizi e alle forniture da affidare in appalto o mediante contratto d'opera o di somministrazione.

Le sanzioni previste

È bene dunque sottolineare come operare in nero per risparmiare soldi porta a gravi conseguenze sul piano amministrativo e penale:

  • il datore di lavoro che facesse svolgere un lavoro di ripresa tramite APR a operatori non autorizzati e piloti non riconosciuti, violerebbe le disposizioni di cui all'art. 26 del DL 81/2008, andando incontro alla sanzione prevista dall'art. 55 comma b) «con l’arresto da due a quattro mesi o con l’ammenda da 1.000 a 4.800 euro per la violazione dell’articolo 26, comma 1, lettera a)».
  • l'operatore e il pilota che fossero trovati a volare con SAPR senza le relative dichiarazioni/autorizzazioni, violano l'Art. 1216 c.2 C.d.N. “Navigazione senza abilitazione” punito con l'arresto fino a un anno ovvero ammenda fino a € 1.032,00; l'Art. 1216 u.c. C.d.N. riferito al pilota comandante, punito con l'arresto fino a un anno ovvero ammenda fino a € 1.032,00 diminuito in misura non eccedente un terzo
  • grave rischio di navigabilità senza le necessarie prescrizioni di sicurezza, con elevato rischio di incidente anche grave che potrebbe portare alla configurazione di reati ben più pesanti di quelli sopra descritti

Nonostante le sanzioni penali e amministrative previste, non ci stancheremo mai di denunciare l'elevato numero di operazioni con SAPR che ogni anno vengono svolte in assenza di certificazione alcuna e in violazione delle prescrizioni previste relative ai limiti di aeronavigabilità, come ad es. il sorvolo di assembramenti di persone (quanti video matrimoniali vediamo realizzati con SAPR non autorizzati?).

Dunque non soltanto le Forze dell'Ordine, di ogni livello e grado, sono deputate al controllo del rispetto della legge, ma anche ogni datore di lavoro e ogni cittadino che voglia definirsi tale.

ArcheoDigital è operatore SAPR autorizzato ENAC

Per consultare l'elenco ufficiale degli operatori SAPR autorizzati dall'ENAC vai al seguente link:

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