documentazione

ENAC ufficializza le nuove procedure operative per i SAPR

Quando si parla di novità procedurali da parte di ENAC, trema sempre la mano nell'aprire i documenti e leggere quale complicazione è stata introdotta nell'operare con i SAPR. Invece questa volta ENAC ha aggiornato le pratiche per gli scenari critici, rendendo molto più semplice operare con gli APR anche in ambiti urbani.

In poche parole, vengono finalmente ufficializzati gli scenari standard: introdotti operativamente già nel settembre 2016, ma esclusi dall'emendamento natalizio al Regolamento, ora gli scenari standard diventano la norma per le operazioni critiche con i SAPR a condizioni predeterminate. Per di più, rispetto a quanto finora approvato, i "vecchi" scenari vengono aggiornati e vengono in più introdotti gli scenari extraurbani, semplificando così le operazioni su infrastrutture come autostrade, ferrovie, gasdotti, cantieri, riprese cinematografiche e televisive, etc. A partire da oggi, ciliegina sulla torta, diventano possibili le operazioni notturne senza preventiva autorizzazione ad hoc e la domanda di abilitazione al volo non richiede più che la documentazione venga inviata ad ENAC, come già succede per le operazioni non critiche.

ArcheoFly FTD300X in volo

Semplificare

Insomma, quello che non riesce mai al Governo Italiano, è riuscito ad ENAC dopo soli 3 anni di lavoro: nonostante il continuo mutamento nel mercato degli UAV e le numerose critiche a Regolamenti spesso mutevoli senza preavviso, ENAC ha raccolto e messo a frutto l'esperienza maturata rendendo più semplice poter operare con SAPR negli scenari in cui effettivamente il loro uso lavorativo è preminente.

Questa mossa servirà per convincere gli operatori in nero, che mettono in pericolo la sicurezza delle persone ma soprattutto violano la legge, a mettersi in regola, normalizzando il mercato? È presto per dirlo. Intanto ecco la nuova procedura per operare in scenari critici con gli APR.

La nuova procedura

Da oggi, qualsiasi operatore che voglia essere autorizzato da ENAC ad operare in scenari critici dovrà seguire questi semplici passi: rimane obbligatoria la redazione della documentazione e della manualistica fino ad oggi prevista, con la novità che non deve più essere inviata ad ENAC insieme alla domanda per l'approvazione ma bisognerà esibirla a qualsiasi controllo venga richiesto e portarla sempre insieme all'APR.

Pagare attraverso il portale servizi online ENAC la clausola N43-1 "Diritti Rilascio Dichiarazioni e duplicati - Rilascio Autorizzazione Operazioni critiche SAPR in scenari Standard" di €110.

Inviare la domanda in carta bollata seguendo il nuovo modulo che la stessa ENAC ha messo a disposizione: domanda di rilascio autorizzazione. Sulla domanda andrà riportato il numero di fattura che ENAC rilascerà al pagamento dei diritti sopra menzionati. Sulla domanda inoltre andrà applicata la marca da bollo di €16. Va ricordato che bisogna esplicitamente barrare la casella per gli scenari standard, avendo bene in mente quali sono le limitazioni operative che questi scenari prevedono.

Se tutta la documentazione è in regola, l'autorizzazione ad operare negli scenari standard attiverà nell'arco di ca. una settimana.

I nuovi scenari

Qualora si ritenesse che gli scenari siano limitanti per la propria attività lavorativa, bisognerà richiedere un'autorizzazione ad hoc, che richiede più tempo ma che ovviamente elimina alcuni paletti, che andiamo subito a vedere:

  1. S01 - impiego di APR di massa operativa al decollo minore o uguale a 2 kg che non possiedono le caratteristiche di inoffensività di cui all’art. 12 in area urbana;
  2. S02 - impiego di APR di massa operativa al decollo maggiore di 2 kg e minore o uguale a 4 kg in area urbana;
  3. S03 - impiego di APR di massa operativa al decollo maggiore di 4 kg e minore o uguale a 10 kg in area urbana;
  4. S04 - impiego di APR di massa operativa al decollo minore o uguale a 4 kg che non possiedono le caratteristiche di inoffensività di cui all’art. 12 in area extraurbana su cantieri o infrastrutture lineari quali ad es. autostrade, elettrodotti, ferrovie, gasdotti;
  5. S05 - impiego di APR di massa operativa al decollo maggiore di 4 kg e minore di 25 kg in area extraurbana su cantieri o infrastrutture lineari quali ad es. autostrade, elettrodotti, ferrovie, gasdotti;
  6. S06 - impiego di APR di massa operativa al decollo minore o uguale a 4 kg che non possiedono le caratteristiche di inoffensività di cui all’art. 12 in area extraurbana per riprese televisive cinematografiche;
  7. S07 - impiego di APR di massa operativa al decollo maggiore di 4 kg e minore di 25 kg in area extraurbana per riprese televisive cinematografiche.

Ulteriori limiti: come già previsto dal Regolamento, permangono i limiti di divieto di sorvolo di persone a meno che non siano indispensabili alle operazioni e addestrate allo scopo. Gli APR con peso superiore a 10 Kg non possono rientrare negli scenari standard per operare in area urbana, per loro va prevista un'autorizzazione ad hoc.

I voli notturni, con range più limitato rispetto al VLOS diurno, sono possibili solo con le prescrizioni tecniche di installare sull'APR le luci di riconoscimento di tipo aeronautico: anteriore destra verde, anteriore sinistra rossa e posteriore  bianca.

Su diretta richiesta di AOPA Italia, ENAC ha ufficializzato che i vecchi operatori sono automaticamente abilitati al volo notturno per lo scenario per i quali erano stati già autorizzati (S1, S2 o S3) e in più riceveranno automaticamente l'abilitazione agli scenari extraurbani (S4, S5, S6, S7). È necessario comunque ricordare che sebbene abilitati al volo notturno, questo sarà possibile solo se l'operatore aggiornerà il manuale delle operazioni del proprio APR per questa tipologia di voli.

Tutte le altre informazioni si possono reperire direttamente sui documenti ufficiali che seguono. Rimaniamo a disposizione per chiunque voglia chiarimenti.

Nota Informativa ENAC sugli Scenari Standard


Scenario Standard S01


Scenario Standard S02


Scenario Standard S03


Scenario Standard S04


Scenario Standard S05


Scenario Standard S06


Scenario Standard S07



Posted by The Staff in Droni

Perché usare Munsell Soil Color Chart in Archeologia

Uno dei momenti più importanti tra le attività di un archeologo è la documentazione: che si tratti di uno scavo archeologico o dello studio dei materiali, documentare è il processo che rende comprensibile quell'attività.

In particolar modo lo scavo archeologico, in quanto trattasi di attività distruttiva non ripetibile: un'errata o incompleta documentazione porta inevitabilmente alla perdita permanente dei dati. Scavare non è soltanto riportare alla luce ciò che è sotto terra, significa riportare alla luce le tracce per ricostruire una cultura antica.

Nella vita di ogni essere umano migliaia di azioni non lasciano traccia nella storia: i pensieri, le parole, il camminare, pulire una strada, costruire strutture posticce, etc. Ma tutte le tracce che l'archeologo è in grado di individuare, materiali e immateriali, costituiscono l'evidenza di una presenza antica. Tali evidenze non hanno soltanto una forma e una dimensione, ma hanno anche un colore: oggetti di forma e dimensione simile possono avere colori diversi; oggetti con lo stesso colore possono avere forma e dimensioni diverse.

Come che sia, il colore è il risultato di un'azione ben precisa: nella produzione di un materiale il colore può giocare un aspetto importante, fondamentale nel caso delle decorazioni pittoriche. La tipologia delle terre di scavo non si determina soltanto dalla consistenza, ma anche dal colore, che è uno degli elementi che consentono di distinguere la successione stratigrafica.

Per questo risulta di fondamentale importanza utilizzare una terminologia, anche detta vocabolario, comune e il più possibile standardizzata nella descrizione del colore delle evidenze archeologiche. In questo ci viene in aiuto il Munsell Soil Color Chart Book, un prodotto unico nel suo genere, che costituisce un catalogo completo della varietà di colori delle terre di tutto il mondo, assegnando ad ognuna un codice univoco. Termini come "Marrone scuro", "grigio chiaro", sono sicuramente espressioni che semplificano la descrizione, ma sono anche espressioni altamente soggettive, per le quali saturazione del colore, tonalità e cromatismo sono in primis un effetto di ciò che noi vediamo in quella particolare condizione di luce, spesso senza essere in grado di riuscire a distinguere tramite un linguaggio semplice una reale differenza di colore.

La Munsell Soil Color Chart risulta dunque di fondamentale importanza, stabilendo con precisione il colore di un'evidenza laddove la comune terminologia risulterebbe inevitabilmente imprecisa, consentendo inoltre di valutare anche le minime variazioni di colore, non descrivibili con espressioni regolari.

Standardizzare il vocabolario

Munsell Color è parte di X-Rite Company, leader mondiale nella produzione di strumenti e standard per il colore. Da quasi 60 anni il Soil Chart Book è uno strumento standard a livello internazionale per classificare il colore delle terre.

Il libro è organizzato in maniera chiara e lineare: ogni pagina possiede delle patch che consentono all'archeologo di accostare un campione di terra o un frammento di ceramica per individuarne il colore e poter attribuire un codice chiaro, netto, inequivocabile, basato su un vocabolario standard a livello mondiale, ad es. 7.5YR 4/640GN11. Per praticità, i colori delle terre sono stati organizzati geograficamente, consentendo all'archeologo di guardare subito nel punto giusto, dal momento che alcune terre si trovano in determinati luoghi ma non in altri.

Il colore della terra è un parametro scientifico

Sono diversi i fattori che determinano il colore di una terra:

  • la quantità e il livello di decomposizione dei resti vegetali e animali
  • lo stato chimico del ferro
  • presenza/assenza di specifiche sostanze come manganese ossidato, carbonato di calcio, etc.
  • intensità delle attività umane o di eventi naturali (ad es. nel caso di terre nere)

Determinare con precisione il colore della terra serve dunque anche a stabilirne l'origine, aiutando l'archeologo a distinguere la stratigrafia e aiutandolo anche nella comprensione della formazione dello strato (che in archeologia è sempre il frutto di un'azione identificabile).

Il Munsell Soil Book include le seguenti charts:

  • Munsell 10R Soil Chart
  • Munsell 10YR Soil Chart
  • Munsell 2.5Y Soil Chart
  • Munsell 2.5YR Soil Chart
  • Munsell 5Y Soil Chart
  • Munsell 5YR Soil Chart
  • Munsell 7.5YR Soil Chart
  • 10Y – 5GY Colors – Olive greens Soil Chart
  • Gley 1 & 2 Soil Charts (2 – Separate Soil Charts)
  • Munsell 5R Individual Soil Chart
  • Munsell 7.5R Individual Soil Chart
  • “New” White Page, 7.5R, 10YR, & 2.5Y

Ogni pagina è in materiale durevole, facilmente ripulibile. L'unico consiglio per mantenere realmente efficace l'uso scientifico del Soil Book è la sua sostituzione periodica (ca. ogni 3 anni in caso di utilizzo intensivo) per contrastare il decadimento della stampa del colore, e la conservazione in un luogo asciutto e al riparo da fonti di luce e di calore.

Uso della soil chart per stabilire con precisione il colore di una pittura parietale

Investire in strumentazione scientifica è di fondamentale importanza per una corretta documentazione, sia per il singolo professionista che per le equipe parte di missioni accademiche e universitarie.

Siamo importatori ufficiali di prodotti X-Rite e in particolare del Munsell Soil Color Chart Book: puoi acquistare il volume direttamente sul nostro store o inviandoci una richiesta tramite email.

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    Posted by The Staff in Archeologia