fotogrammetria

I droni: scelta e applicazioni per fotogrammetria

Nel precedente appuntamento sul mondo dei droni abbiamo introdotto l'attuale scenario previsto da ENAC con la famosa circolare LIC-15, nella quale l'Ente specifica classi e tipologie di drone. Oggi entreremo nel dettaglio delle tecniche aerofotogrammetriche attraverso l'utilizzo di un APR e quali caratteristiche deve possedere per operare in sicurezza e con risultati certi.

I droni: scelta e applicazioni

La fotogrammetria

Il termine fotogrammetria deriva dalle parole greche φάος, γράφω e μέτρον, ovvero uno strumento per misurare attraverso la scrittura tramite luce (fotografia). Si tratta di una tecnica che sfrutta l'analisi di una coppia di fotografie stereometriche, ottenute tramite scatti con la camera posta in due posizioni tali da consentire di rilevare forma, posizione e dimensioni dell'oggetto fotografato facendo ricorso alla stereoscopia artificiale.

Questa tecnica di rilievo affonda le sue radici nella geometria descrittiva, il cui studio risale ai tempi dell'antico Egitto, mentre le prime applicazioni pratiche dei principi geometrici risalgono al 1849, e al 1858 i primi esempi di fotogrammetria aerea.

In quasi 160 anni, per quanto le regole geometriche alla base di questa tecnica non siano mutate, molti passi avanti sono stati fatti nella pratica: da tempo è stata abbandonata la necessità di fare ricorso a camere metriche, grazie all'introduzione del digitale e ad algoritmi informatici in grado di analizzare le fotografie scattate da una macchina digitale. Il più famoso algoritmo di questo tipo è noto con il nome di Scale-Invariant Feature Transform (SIFT), particolarmente utilizzato in Computer Vision (CV) per rilevare e descrivere caratteristiche di un'immagine. Messo a punto da Lowe nel 1999 è stato poi brevettato negli Stati Uniti dalla University of British Columbia (Brevetto US 6,711,293).

Sulla base di questo sono stati poi sviluppati derivati e algoritmi simili che costituiscono il cuore di famosi programmi di fotogrammetria automatica come Agisoft Photoscan e Pix4Dmapper.

Trattandosi di fotogrammetria basata su analisi d'immagine, con tecniche derivate dalla CV, decadono molti stretti principi che sono alla base della fotogrammetria "tradizionale", in primis la necessità di avere una camera metrica: di fatto qualsiasi set di almeno 3 immagini, 5 consigliate, è in grado di restituire un modello 3D scalabile e texturizzabile. La fotogrammetria si differenzia infatti dalla CV perché intende restituire un modello metricamente esatto, e non approssimato, dello spazio ripreso.

La scelta della camera

Stabilito che alla base della fotogrammetria automatica da drone vi è la camera che cattura le immagini digitali, bisogna spiegare perché la sua scelta è importante ai fini del risultato: essendo la fotografia il risultato di una proiezione spaziale su piano bidimensionale, algoritmi come SIFT correggono la distorsione ottica della lente della camera, ma non quella geometrica introducendo quindi un fattore d'errore tanto più ampio quanto maggiore è la distorsione presente.

Da qui nasce l'esigenza per la fotogrammetria tradizionale di lavorare con camere metriche, camere con ottica fissa il cui livello di distorsione è calcolato a livello industriale e riportato in un certificato che appartiene unicamente a quella camera.

Inoltre, più grande è l'immagine maggiori sono le possibilità di calcolare features; più piccoli sono i pixel del sensore maggiore sarà il dettaglio presente in fotografia.

Fortunatamente il digitale ci viene in aiuto: utilizzando profili standard o calcolando la distorsione di camere prodotte in serie, si possono eliminare gran parte dei problemi di distorsione che rendevano poco affidabile un rilevamento fotogrammetrico. Ecco dunque che anche l'obiettivo fisheye di una GoPro Hero 4 con FOV di 178° può essere utilizzato per set fotogrammetrici se si istruisce il programma che dovrà analizzare immagini catturate con obiettivo fisheye. In alternativa è possibile "calibrare" la camera attraverso le utility che le stesse software house citate in precedenza mettono a disposizione.

Naturalmente se alla fonte si eliminassero le distorsioni (tipo pinhole camera) il risultato finale sarebbe indubbiamente più preciso. In ogni caso un programma come Pix4Dmapper viene fornito con i profili delle camere dei droni commerciali più famosi precaricati all'interno del proprio database.

Importante infine è la possibilità che la camera registri il file immagine in formato RAW: essendo un formato grezzo non vi è perdita di dati a priori e l'utente ha ampie possibilità di margini nell'elaborazione radiometrica del file in termini di contrasto, luminosità, nitidezza etc., sviluppando in batch le fotografie tramite appositi programmi come Adobe Lightroom. In ambito fotogrammetrico, risulta di maggiore precisione processare immagini in modo tale da aumentare la riconoscibilità delle feature, spesso aumentando leggermente contrasto e luminosità (facendo attenzione a non chiudere troppi i neri o aprire troppo le luci), ma elaborando successivamente la texture del modello 3D che sia "bella", in un processo invertito rispetto all'immagine seguente che mostra le potenzialità d'elaborazione di un file RAW.

Landscape Photography Editing in Lightroom 5/6

La fotogrammetria da drone in pratica

Abbiamo detto in precedenza che le immagini per essere accoppiate stereometricamente devono essere scattate da posizioni precise. Inoltre affinché gli algoritmi automatici siano in grado di individuare le feature omologhe è necessario che uno stesso oggetto sia inquadrato in più immagini da posizioni diverse. In questo modo l'algoritmo non fa altro che ricostruire la tridimensionalità della scena in base allo spostamento della camera, secondo una tecnica che da questo assunto prende il nome di Structure from Motion, o SfM.

Tipicamente le foto verticali devono garantire almeno una sovrapposizione del 60% circa tra immagini successive e tra strisciate una sovrapposizione laterale del 70%, con identica scala e possibilmente con identico tono (ovvero simile radiometria dell'immagine, approntata per l'analisi da algoritmi di tipo SIFT).

Poiché manualmente è complesso ottenere in maniera corretta un tale livello di precisione per centinaia di metri di volo, ecco che ci vengono in aiuto molte applicazioni compatibili con i mobile devices utilizzati per pilotare i nostri droni: da DJI Go alla nuova DJI GS Pro (solo su iPad), alla citata Pix4D Capture, passando per molte altre app in grado di impostare il volo automatico su percorso e waypoint del nostro drone (Inflight, etc.). Si disegna a schermo la porzione di territorio da sorvolare per la ripresa e l'app calcolerà automaticamente le linee di volo e la frequenza di scatto per garantire il corretto livello di sovrapposizione delle immagini.

VAI AL TUTORIAL SULL'AEROFOTOGRAMMETRIA: DALLA PIANIFICAZIONE DEL VOLO AL MODELLO 3D

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    Posted by The Staff in Droni

    Una soluzione completa per la fotogrammetria automatica

    DJI Osmo e fotogrammetria automatica: la soluzione

    La tecnologia consente oggi, grazie al formato digitale, di ottenere dati di grande precisione in poco tempo. La possibilità di ricostruire scene in 3D è possibile grazie ai sempre più avanzati algoritmi di analisi dell'immagine, alla base dei più famosi software di fotogrammetria automatica. Uno di questi è Pix4DMapper, che ricostruendo la disposizione dello spazio di immagini catturate da una camera come la DJI Osmo è in grado di calcolare la posizione nello spazio dei punti rappresentati sulla medesima immagine, tramite tecniche di image matching.

    Il modello 3D generato dal software può essere facilmente importato nella soluzione CAD Analist Cloud 2017, con il quale ricavare velocemente curve di livello, profili, sezioni, e tutte le operazioni tipiche della topografia. Infine presenta i tuoi Progetti animando il tuo modello 3D con OneRay-RT.

    Vediamo più in dettaglio la soluzione.

    DJI Osmo

    Un'ottima camera per set di presa destinate alla fotogrammetria è la DJI Osmo, progettata per riprese video di qualità cinematografica ma in grado di scattare fotografie con risoluzione 4000 x 3000 grazie al sensore CMOS da  12,4MP effettivi. DJI Osmo è una camera stabilizzata su 3 assi (pitch, roll & pan), che vi consente di scattare fotografie in sequenza tramite la funzione timelapse. Sebbene siano preferibili soluzioni più votate alla fotografia, con sensori full frame a risoluzione più elevata, DJI Osmo è una gimbal manuale che presenta i seguenti vantaggi:

    • Costo contenuto
    • Focale fissa (con Zenmuse X3)
    • Scatto in formato RAW .DNG
    • Peso decisamente contenuto (221 gr. solo gimbal)

    Si manovra grazie all'applicazione gratuita DJI GO disponibile per dispositivi Android e iOS e liberamente scaricabile dai rispettivi store.

    I dispositivi consigliati vanno dall'iPhone 5S (o versione più recente) al Samsung S5 (o versione più recente), passando per dispositivi Android Nexus, Sony Experia e altri ancora.

    Pix4D Mapper

    Questo software è in grado di ottenere modelli 3D di precisione centimetrica e millimetrica (a seconda delle capacità dell'operatore), per generare ortofoto, Raster DSM 3D, ottenere nuvole di punti da gestire con software professionali quali PointCab o PoinTools Edit. Le fotografie scattate con DJI Osmo in RAW e convertite in formato PNG lossless possono essere importate in Pix4D che in poco tempo vi restituirà un modello 3D scalabile su misure reali, georeferenziato e facilmente misurabile.

    Recentemente Pix4D ha introdotto la possibilità di ottenere anche modelli DTM accurati riuscendo a calcolare gli elementi da rimuovere e interpolando il terreno, per ottenere in questo modo modelli di elevazione decisamente accurati.

    Pix4D Mapper
    Pix4D Mapper DSM -> DTM

    OneRay-RT

    Rendering e Animazioni 3D in tempo reale grazie a OneRay-RT, il nuovo software per creare Animazioni e Rendering 3D in tempo reale dei tuoi modelli 3D creati con Pix4Dmapper, o altro software equivalente. Ma se vuoi, puoi creare i tuoi modelli da zero: il software include tutti gli elementi necessari per rendere gli ambienti realistici e completi (auto, persone, alberi, strade, tavoli, sedie, ecc.). OneRay-RT si interfaccia perfettamente con Analist e con Pix4Dmapper: adesso puoi creare animazioni dei tuoi Progetti in pochi minuti e affascinare i tuoi Clienti.

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      Posted by The Staff in Topografia